Andrea Iannone è stato squalificato dalla Federmoto internazionale a causa di una contaminazione alimentare, squalifica di 18 mesi a partire dal 17 novembre 2019 e che terminerà il 16 giugno 2021. Il pilota della Aprilia ha già fatto sapere che si appellerà al Tas facendo ricorso contro tale decisione, intanto ha spiegato le sue motivazioni ai microfoni di Skysport.
Iannone crede nella possibilità di accorciare tale squalifica: “stamattina quando ho ricevuto la notizia sono stato colpito, non ci aspettavamo questo risvolto, non possiamo che guardarlo positivamente dato che hanno riconosciuto la mia innocenza. Fondamentalmente però siamo stati condannati dunque faremo ricorso in termini brevi per capire come tornare in pista. Comunque poteva andare peggio. Partecipare al mondiale 2020? Non lo so, vedremo come andranno le cose, una cosa è certa, è il primo caso per contaminazione alimentare. Non si è mai vista una sospensione ma sempre una soluzione. Squalificato per un piatto di carne, come faccio a capire se quella carne è contaminata quando entro in un ristorante? Bisogna trovare un punto d’incontro. Il peso delle accuse? E’ stato il periodo più duro di tutta la mia vita, difficile di accettare, ho pensato di tutto… ho cercato la forza per dimostrare al mondo la mia innocenza. Farò di tutto per tornare in moto il prima possibile”.