Famosa ginnasta, clochard e pornostar. Le vite di Verona van de Leur: in bilico per sopravvivere

Dagli Europei di Ginnastica alla povertà, il carcere e il mondo del porno: le vite di Verona van de Leur fra maltrattamenti e voglia di ricominciare

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Lo sport regala spesso storie da cinema, nelle quali i protagonisti toccano la vetta dopo una vita di sacrifici e imprimono il loro nome a fuoco nella storia della loro disciplina. Ciò che resta distante dalle luci dei riflettori è però il rovescio della medaglia fatto di situazioni complicate, fallimenti e storie che difficilmente qualcuno prenderà ad esempio. È il caso di Verona van de Leur, ginnasta di fama mondiale, ritrovatasi nel giro di pochi anni a sbattere violentemente sul fondo di una vita che non avrebbe mai immaginato. Nell’autobiografia ‘Simply Verona‘, pubblicata di recente anche in lingua inglese, è presente la storia personale: una ginnasta, abituata a stare in bilico fra travi e parallele, costretta a confrontarsi con le ‘cadute’ della vita.

Verona van de Leur
Credits: Instagram @veronagymnast2

Da giovanissima, Verona vinse 5 medaglie agli Europei del 2002 e venne nominata atleta olandese dell’anno, soddisfazioni incapaci di cancellare anni di abusi fisici e psicologici. Se non riusciva a salire sul podio, la madre non la riaccompagnava a casa in macchina: Verona, in lacrime, era costretta a tornare su treni e mezzi pubblici, affrontando anche diverse ore di viaggio. Per non parlare degli allenamenti massacranti definiti “come il circo con gli animali“: le ragazze spesso si infortunavano a causa del superamento dei propri limiti e venivano costrette ad allenarsi nonostante il dolore e le fratture, senza contare le umiliazioni subite per qualche snack trovato in borsa dallo staff, rigido anche nel far osservare loro una ferrea dieta alimentare.

Verona van de Leur
Credits: Instagram @veronagymnast2

Nel 2003, all’apice della sua fama, Verona si ritrovò completamente ‘svuotata’. Provò a lasciare lo sport, ma le venne impedito. Successivamente pensò di lasciare la vita, prendendo in considerazione il suicidio a soli 17 anni. Nel 2008, la campionessa olandese riuscì a lierarsi dalle oppressioni della ginnastica, provando a cambiare vita. La decisione destò le ire della famiglie che un giorno decise di ripudiarla sottranedole tutti i soldi guadagnati e cambiando la serratura di casa. Verona si ritrovò senza genitori, senza un euro e senza una casa. Dormì per due anni in macchina con il fidanzato Robbie, si guadagnò da vivere con piccoli furti nei negozi per potersi comprare il cibo. “Quando non hai da mangiare e sei costretta a rubare, è come superare una linea, i tuoi stessi limiti che non avresti mai pensato di superare. Ma per sopravvivere faresti qualsiasi cosa necessaria”, ha raccontato al ‘Guardian’.

Verona van de Leur
Credits: Instagram @veronagymnast2

Il fondo del baratro però non era ancora arrivato. Nel 2010 fotografò e ricattò una donna sposata, beccata a consumare un rapporto clandestino con l’amante: guadagnò 2000 euro ma anche un arresto e 72 giorni di carcere. Uscita di prigione, le venne offerto di entrare nel porno attraverso un sito di web cam per adulti. Inizialmente accettò, ma poi decise di mettersi in proprio creando il proprio sito web con video amatoriali girati insieme al fidanzato guadagnando abbastanza soldi per uscire dal giro.

Dopo lo scandalo che ha coinvolto Larry Nassar medico della nazionale USA di ginnastica accusato di stupro, Verona van de Leur ha deciso di mettersi al servizio delle ginnaste, sensibilizzando le più giovani attraverso la propria storia e le proprie esperienze di vita personali. A 34 anni, c’è ancora tempo per ricominciare a vivere un’altra vita.

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