Argentina, Caballero e i Mondiali 2018: “fossi stato un tifoso avrei mandato Sampaoli a fare in culo”

Willy Caballero non nasconde la sua amarezza ripensando ai Mondiali di Russia 2018: il portiere argentino non risparmia una stoccata a Sampaoli

SportFair

Il Mondiale di Russia 2018 è stato tutt’altro che positivo per l’Argentina. La squadra albiceleste ha prima rischiato l’eliminazione nel girone, subendo un netto 3-0 dalla Croazia, per essere poi eliminata al primo turno dalla Francia in un appassionante 4-3.

Willy Caballero, portiere di quell’Argentina, retrocesso a riserva dopo gli errori contro la Croazia, non ha un bel ricordo di quella kermesse mondiale che costò aspre critiche all’allenatore Sampaoli. Ai microfoni di TyC Sports, Caballero ha dichiarato: “le critiche erano sbagliate, ma è molto difficile cambiare questo aspetto perché è una questione di educazione. Per noi argentini non è questione di amore per i colori, ma di fanatismo, e attraverso quest’ultimo possiamo distruggere qualcuno in pochi secondi. Questo è sbagliato: attraverso l’errore possiamo migliorarci. E’ difficile essere l’allenatore, non posso dare commenti da questo punto di vista. Sampaoli credeva fosse giusto così, quindi lo faceva e basta. Se fossi stato un tifoso lo avrei mandato a fare in culo ma non lo sono. Sono un calciatore, vivo di questo e provo a rispettare i miei compagni di squadra, e chi ha giocato al mio posto ha fatto ottime prestazioni. Nella mia carriera mi è capitato che molti allenatori hanno deciso di schierarmi in campo o lasciarmi in panchina: non ho mai chiesto nulla. Così, in quel momento, ho accettato la decisione e ho cercato di sostenere chi doveva giocare al mio posto. Spero un giorno di poter diventare un allenatore per ritrovarmi in quella stessa situazione“.

Condividi