Le prossime partite di Serie A si giocheranno a porte chiuse. I tifosi se ne faranno una ragione, l’emergenza Coronavirus va combattuta anche con gli stadi vuoti, un sacrificio necessario per evitare che il virus possa diffondersi ancora più velocemente di quanto sta accadendo in tutta Italia. Partite a porte chiuse dunque, ma forse in chiaro, visibili a tutti i tifosi dal divano delle proprie case. È questa la proposta contenuta in una lettera che il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha inviato al presidente della Figc Gravina, e per conoscenza al Presidente della Lega Serie A Dal Pino. La Figc ha già dato il suo consenso e adesso si attende la risposta della Lega di A e di Sky.
Di seguito il contenuto della lettera: “caro Presidente, nell’attuale fase di emergenza sanitaria – dalla quale il Paese uscirà, ne sono certo, più forte e unito di prima – lo sport, come molti altri settori della vita sociale e culturale, sta subendo inevitabili conseguenze. Il mondo del calcio, per la passione che suscita e la grande rilevanza che lo contraddistingue, anche in proiezione estera, è certamente tra i settori più esposti. Superata la fase di primo confronto sulle soluzioni volte a fronteggiare al meglio l’emergenza ed essendosi chiarito, al netto di comprensibili diverse sensibilità, il quadro delle misure vigenti nelle prossime settimane, ritengo opportuno sottolineare la vocazione più autentica dello sport, e quindi del calcio, e cioè quella di unire e consentire a tutti di godere uno spettacolo emozionante, senza ansie, né paure. È con questo spirito che Le chiedo, in questa delicata contingenza, di verificare se favorevoli condizioni, rispettose della normativa vigente e degli accordi in essere, possano eventualmente consentire la libera fruizione televisiva di imminenti competizioni calcistiche di cui si prevede la disputa a porte chiuse. Ciò costituirebbe, io credo, un bellissimo segnale verso tutti gli italiani, ma anche un modo per limitare i disagi associati alle misure di contenimento in essere e, addirittura, di cooperare attivamente al raggiungimento delle loro stesse finalità. Confido nella Sua azione di impulso e nella disponibilità di tutti gli attori coinvolti a volersi confrontare e rendersi protagonisti di un grande messaggio all’Italia e all’Europa“.