Il calcio italiano è in crisi a causa dell’emergenza Coronavirus, che sta mettendo in ginocchio il pianeta intero mietendo migliaia di vittime.

La situazione è in continuo divenire, al momento non si conoscono quelle che potrebbero essere le date di una ripresa, dunque il calendario rimane un’incognita. Ieri si è riunito il direttivo dell’AIC, il sindacato dei calciatori, un colloquio in videoconferenza a cui hanno partecipato anche Chiellini, Acerbi, Ranocchia, Marchetti e Rossettini per la serie A. Si è discusso del taglio degli stipendi, una soluzione che i calciatori accetteranno solo nel caso in cui la stagione non dovesse terminare.

Un caso limite preso in considerazione anche da Gravina, che sta valutando come comportarsi se il campionato venisse sospeso definitivamente. A quel punto bisognerà capire come decretare la squadra Campione d’Italia, quelle retrocesse, quelle promosse dalla B e quelle qualificate alle competizioni Uefa dell’annata successiva. Una situazione limite, a cui nessuno vorrebbe arrivare.