Coronavirus, Schwartzman punzecchia l’ATP e chiede il congelamento della classifica

Diego Schwartzman è uno dei tennisti più attivi in questo momento di pausa dal tennis nel chiedere risposte all'ATP in merito al caos Coronavirus

SportFair

Diego Schwartzman è un uomo senza peli sulla lingua. Il tennista argentino non le ha mandate a dire all’ATP in merito alla gestione del caos provocato dal Coronavirus. Schwartzman ha infatti criticato le tempistiche dell’annullamento del torneo di Indian Wells e, parlando a La Nacion, ha inoltre chiesto il congelamento delle classifiche in questa situazione alquanto anomala.

Si è stata creata una situazione di paura generalizzata, senza essere riusciti a capire molto bene come era realmente la situazione dei contagio o come potevano essere prevenuti. Tutto è sfociato in questa soluzione, che purtroppo è complicata. La cosa principale resta la salute di tutti. È un momento delicato e bisogna capire che il modo per risolverlo è quello di aiutare un po’ tutti.

Devi prenderti cura di te stesso e seguire tutti i consigli dei professionisti, devi impedire al coronavirus di contagiare gli anziani in Argentina. Indian Wells sospeso troppo tardi? Non mi è piaciuto. Sono atterrato a Los Angeles domenica e ho scoperto che era stato cancellato solo dai messaggi di Facundo Lugones e Federico Coria. Pensavo che mi stessero facendo uno scherzo. Ma poi ho visto una e-mail che era solo in inglese, non era in diverse lingue, e il titolo era molto generico, qualcosa come “notifica dell’ATP”. Molte volte quelle e-mail non hanno informazioni così importanti.

Questo è stato il modo di comunicarci che un evento di quella portata era stato sospeso. Questo è ciò che mi ha fatto arrabbiare, perché la decisione di sospenderlo è stata la più sensata. La sospensione totale va bene, perché ci sono molti atleti che sono affetti dal virus e possono infettare gli altri. Proprio come i tornei che sono stati sospesi, anche la classifica dovrebbe essere congelata fino a nuovo avviso. Dovrebbe essere congelata o una via di mezzo, la verità è che non lo so. È una decisione difficile”.

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