Coronavirus, Weah preoccupato per l’Africa: “se la malattia dovesse colpirci come in Europa, saranno guai seri”

Il capo di Stato liberiano ha parlato dell'emergenza Coronavirus, chiedendo poi al CIO di rinviare le Olimpiadi di Tokyo 2020

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L’Africa al momento si sta tenendo ai margini dell’epidemia di Coronavirus, pochi casi sporadici tenuti sotto controllo in queste settimane. L’allerta però rimane altissima, soprattutto in quei Paesi convinti di non poter far fronte ad un’eventuale diffusione del virus.

Weah
Pool/Getty Images

George Weah sta tentando in tutti i modi di proteggere la sua Liberia, adottando misure preventive che possano limitare il contagio. Intervenuto ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l’ex Milan ha raccontato: “in Liberia al momento abbiamo solo tre casi e ancora prima che fosse trovato il primo positivo eravamo partiti con le misure preventive, soprattutto in tema di controlli all’aeroporto. Il primo caso l’abbiamo scoperto qualche giorno fa e stiamo cercando in tutti i modi di confinare il contagio. Il virus è arrivato da fuori e abbiamo rintracciato tutte le persone che sono state in contatto con lui. Alla Sanità stanno facendo un grande sforzo, e da parte del governo c’è stata una reazione immediata. Questa è una pandemia ed è tristissimo vedere così tanta gente uccisa da questa malattia. È un tema molto complicato, è un virus duro, difficile da combattere e per questo stiamo facendo un grandissimo sforzo per tenerlo lontano dalla Liberia“.

Weah
Shaun Botterill/Getty Images

La preoccupazione di Weah riguarda l’Africa intera: “questo virus è pericoloso per il mondo intero, e lo è ancor di più per l’Africa. Stanno soffrendo i paesi che hanno aiutato l’Africa ai tempi dell’ebola, non oso pensare all’idea che il coronavirus possa estendersi su tutto il territorio africano. Dobbiamo fermarlo assolutamente per salvare un gran numero di vite umane, e questo stiamo cercando di fare. Ma sono preoccupato. Voglio prendere le decisioni giuste per salvare la mia gente. Se il virus si diffonde in Africa con la stessa violenza con la quale ha attaccato l’Europa qui avremo un problema molto molto serio“.

Paolo Maldini
Foto Getty / Alessandro Sabattini

L’ex Milan poi ha ammesso di volersi mettere in contatto con Maldini, positivo al Coronavirus: “l’ho saputo ieri, ho visto le loro foto e le ho condivise. Sono molto triste. Il mio pensiero e il mio affetto più sincero vanno a lui e tutte le famiglie delle tante persone colpite dal virus o che hanno perso persone care. Spero che Paolo e Daniel possano curarsi rapidamente. Sono tante le squadre di calcio che hanno problemi, ma questo è un aspetto marginale: la grande preoccupazione per me è legata al fatto che nessuno sa che cosa stiamo affrontando. Mio figlio è in Francia in quarantena ed è la cosa migliore che possa fare“.

Coronavirus Tokyo 2020
Tomohiro Ohsumi/Getty Images

Sulle Olimpiadi, Weah è stato chiaro: “i Giochi sono importanti perché portano gioia e fratellanza in ogni comunità, però la vita è la cosa più importante di tutte: spero siano rimandati. Quando avremo risolto questo problema, che coinvolge tutto il mondo, potremmo affrontare il discorso dell’Olimpiade. Mi auguro che il Cio rifletta bene e prenda la decisione migliore“.

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