Il Coronavirus sta provocando un discreto caos anche nel mondo del calcio. L’emergenza è massima ma c’è a chi sembra non importar nulla e pensa a tornare in campo per gli allenamenti. Il presidente del Torino Cairo ha bacchettato questi personaggi da lui definiti “furbetti”, parlando di un rientro in campo che verrà deciso a tavolino e tutti assieme.
Attraverso La Stampa, Cairo ha così parlato: “Inutile avventurarsi in previsioni, davanti a una pandemia noi non possiamo che navigare a vista. Fissare un inizio o una fine ora è senza senso, ma nel caso riprendessimo l’ipotesi porte chiuse è la più probabile“. Ma non è tutto, Cairo ha definito inevitabile il taglio degli stipendi dei calciatori per il periodo di inattività. Poi la stoccata: “questa emergenza ha compattato il calcio italiano, c’è più unità di prima. Molti falchi sono diventate colombe anche se è rimasto qualcuno che vuole fare il fenomeno, che rompe il fronte per avere vantaggi. Furbizie, atteggiamenti di piccolo cabotaggio. Lotito e De Laurentiis? Non voglio dare lezioni a nessuno, ma dire`la mia regione non ha problemi´ con una situazione così in evoluzione è una frase infelice“. La frecciata è relativa al fatto che da domani la Lazio ad esempio vorrebbe tornare ad allenarsi, anche se difficilmente ciò accadrà dopo le recenti disposizioni governative.