Coronavirus, Bernardeschi duro sui social: “adesso siamo noi gli emarginati, ricordiamoci di questi giorni”

Il giocatore della Juventus ha voluto esprimere sui social il proprio pensiero sulla situazione che sta vivendo l'Italia intera

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Un post lungo e duro, per esprimere il proprio pensiero su quanto sta accadendo in questi giorni nel mondo a causa dell’epidemia di Coronavirus.

Juventus
Catherine Ivill/Getty Images

Federico Bernardeschi ha voluto esporre il proprio pensiero, descrivendo la surreale situazione che l’Italia intera sta vivendo. Così, con smartphone in mano, il giocatore della Juve ha fatto il punto della situazione, lanciando un appello agli italiani: Un virus sta dominando le nostre paure. Ci terrorizza, limita la nostra libertà, ci fa disprezzare l’altro. Abbiamo chiuso i porti a chiunque, rintanandoci nella nostra fedele cerchia, criticando gli altri la mattina al bar o in coda al supermercato durante la folle corsa per accaparrarci l’ultimo inutile pezzo di pane, che deve essere il nostro e di nessun altro, manco fosse la fine del mondo. Abbiamo deciso di offendere, cacciare, allontanare. Abbiamo fatto morire donne e bambini, perché prima veniva la nostra sicurezza, la nostra ricchezza e poi le loro vite”.

Michael Steele

Poi Bernardeschi ha rincarato la dose: “adesso siamo noi gli emarginati, siamo noi ad essere discriminati e cacciati, rinchiusi tra i confini di un Paese che soffre. Quando tutto questo finirà, ricordiamoci di questi giorni, di questa sofferenza, di questa isteria che ci ha trasformato in animali mossi solo dall’istinto di sopravvivenza, senza ragione, senza rispetto per nessuno. Ricordiamocelo poi, di come ci trasformano disperazione e paura di morire. Ricordiamocelo quando ad aver paura sarà qualcun altro, che chiede aiuto“.

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