Berrettini tra quarantena ed allenamenti: “giocare da numero 8 non fa paura, il virus sì”

Matteo Berrettini alle prese con la quarantena dettata dal Coronavirus, in attesa di poter tornare in campo dopo diversi mesi

SportFair

Matteo Berrettini si trova negli USA assieme alla compagna e tennista Ajla Tomljanovic per osservare il periodo di quarantena dettata dal Coronavirus. Il numero 1 azzurro è stato in collegamento telefonico con Skysport, all’interno di una chiacchierata molto interessante.

Innanzi tutto si è parlato della condizione di Matteo e dell’eventuale paura di giocare da numero 8 del tour: “Ero pronto per giocare Indian Wells, adesso sto cercando di migliorare la mia forma fisica. Il tennis è un po’ in secondo piano, devo ritrovare la forma dopo lo stop di inizio anno. Devo migliorare gli spostamenti laterali e il gioco di volo. Sicuramente rispetto alla normalità le giornate sono più noiose e strane, di solito succede quando siamo infortunati. Bisogna pensare alla salute e cercare di fermare questo virus. Dobbiamo aspettare e fare un passo indietro, ricalibrando le paure che abbiamo ogni giorno. Non potrò più avere paura di scendere dal numero 8 del mondo, ho molta più paura del virus. Le cose sono cominciate a cambiare dopo la semifinale a New York, credo che gli US Open siano stati il trampolino. È stato un grande passo avanti, non pensavo alla Top 10 ma pensavo a giocare meglio che potevo“.

Internazionali d'Italia
Clive Brunskill – foto Getty

Berrettini ha poi parlato della cancellazione ancora ipotetica dei tornei di Roma e Wimbledon: “È strano… è pazzesco. È ovvio che la vita degli sportivi ruota intorno a questi grandi eventi, però credo che siano cose minori rispetto a quello che sta succedendo in questo momento. È vero che lo sport per me è una priorità, però bisogna dare priorità ad altre cose. Ci sono tantissime persone senza lavoro, tantissime cose che non stanno funzionano. Lo sport può tranquillamente aspettare un pochino. Mi ha fatto molto più effetto la cancellazione di Roma che di Wimbledon, perché il cuore mi porta a Roma. Una cancellazione dietro l’altra, credo che si andrà avanti così per un po’. Dobbiamo avere pazienza come la stanno avendo tutti“.

Condividi