Il binomio Sanremo-polemica esiste da sempre ed ogni edizione del Festival della canzone italiana porta con sè una buona dose di discussione che contribuiscono ad infiammare l’attesa che accompagna il programma. Quest’anno però, la polemica ha assunto contorni ben più duri del solito rischiando addirittura di negare la partecipazione di un cantante in gara. Junior Cally, rapper romano classe 1991, è stato accusato di inneggiare alla violenza sulle donne per alcuni testi (passati) contentenenti frasi piuttosto crude. Polemiche alle quali si è contrapposta una forte difesa, messa in atto anche da molte donne che prenderanno parte allo show, basata sulla libertà d’espressione e sulla volontà di non censurare una forma d’arte come quella musicale che, al di là dei contenuti nei testi, non ‘genera mostri’.
Junior Cally a Sanremo ci sarà. La domanda che molti si fanno adesso è: chi è Junior Cally? Per chi non ascolta rap, il nome potrebbe suonare nuovo, ma a dirla tutta, la sua identità è rimasta ‘nascosta’ per diversi anni. Antonio Signore, vero nome dell’artista, ha nascosto il suo volto dietro una maschera antigas, contribuendo a dare un’immagine accattivante ed enigmatica di se stesso per i primi due anni di carriera nei quali ha fatto uscire gli album ‘Ci entro dentro’ e ‘Ricercato’. Nel 2019 ha mostrato per la prima volta il suo viso senza maschera nella canzone ‘Tutti con me’.
Nello stesso anno ha pubblicato il libro ‘Il Principe. Meglio essere temuto che amato’ edito da Mondadori nel quale racconta la sua infanzia nella periferia romana e l’aver affrontato una particolare malattia che gli era stata diagnosticata sotto forma di leucemia ma che in realtà non si era poi rivelata tale. A Sanremo 2020 porterà ‘No grazie‘, canzone che in alcune frasi contiene un attacco, nemmeno troppo velato, a Salvini e Renzi: “spero si capisca che odio il razzista. Che pensa al Paese ma è meglio il mojito. E pure il liberista di centro sinistra che perde partite e rifonda il partito“.