Coronavirus, Agnelli spiega: “Juventus-Inter a porte chiuse, ecco perchè. E su Guardiola…”

Il calcio italiano si interroga in merito alla questione Coronavirus, Andrea Agnelli fa luce sull'imminente Juventus-Inter: l'ipotesi di giocare a porte chiuse è la più probabile

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Juve-Inter a porte chiuse? Credo che in questo momento la priorità per il sistema Paese sia la tutela della salute pubblica“. Si è espresso così Andrea Agnelli ai microfoni di ‘Tutti Convocati’, in merito alla situazione di Juventus-Inter. Il big match del prossimo turno di Serie A rischia di non giocarsi a causa dell’emergenza Coronavirus che ha messo alle strette il nord Italia.

Viste le complicazioni di calendario che rendono difficile recuperare più partite nei prossimi mesi, già pieni di impegni nazionali e internazionali, la soluzione più probabile sembra quella di giocare a porte chiuse. “È evidente che c’è il dialogo con tutti i soggetti portatori di interesse – spiega ancora Agnelli -. Appoggeremo qualsiasi determinazione assunta nella tutela della salute pubblica. Se così disporranno gli enti, così faremo. L’interruzione del sistema sportivo è difficile, c’è un calendario intasato, anche perché si è iniziato il campionato tardi e si è deciso di non giocare durante la sosta natalizia. Campo neutro? È estremamente complicato. In quest’ottica, ancorché dispiaccia per lo spettacolo, dobbiamo avere in mente la tutela della salute pubblica“.

Sulla questione allenatori, Agnelli ha poi aggiunto: “con Allegri amicizia e stima sono rimaste intatte. Le valutazioni sono state diverse e hanno portato a una scelta di cambio di guida tecnica e abbiamo individuato un tecnico con le caratteristiche come quelle di Sarri. Volevamo Sarri e abbiamo preso Sarri. L’applicazione di un modello tecnico come quello di Sarri era la modalità che per noi avrebbe potuto garantire il risultato finale. Guardiola? Non pensare a Guardiola sarebbe un’eresia ma in questa fase è felice dov’è e noi siamo felici con Sarri. Conte è una bandiera juventina, un capitano juventino, è Juventus. Con Antonio c’è un rapporto cordiale, disteso come deve essere, nel contesto in cui viviamo siamo professionisti, ha accettato una sfida ambiziosa e avere un testa a testa con Zhang mi affascina“.

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