La squalifica è ormai alle spalle, Mario Balotelli si prepara a tornare in campo in occasione di Brescia-Udinese, match che segna l’esordio in panchina di Diego Lopez, arrivato in settimana al posto di Corini.
Super Mario è pronto al riscatto, lo ha sottolineato lui stesso nel corso di un’intervista rilasciata al Corriere dello Sport, iniziata con l’analisi di quanto accaduto contro il Cagliari: “un rosso del cazzo. Mi è scappato un vaffanculo e l’arbitro mi ha cacciato. Ma se fossero puniti tutti i vaffa che si sentono in campo le partite finirebbero con due giocatori per squadra. Da quando sono tornato in Italia non ho rotto le scatole a nessuno, mi alleno seriamente, non tralascio nulla, mi adatto alle esigenze dell’allenatore e dei compagni, anche se a volte in partita mi sembra di fare il centrocampista”.
Sul proprio futuro, Balotelli ha ammesso: “ho firmato per tre anni, ma è giusto confrontarsi a fine stagione. Il presidente Cellino è unico, l’avevo conosciuto in Inghilterra quando aveva il Leeds, a cena anche insieme una volta. Lui sa come convincerti. Pensa che si era mosso anche il Verona, il presidente Setti aveva telefonato a Cellino per chiedergli se fosse realmente interessato a me.Gli ha risposto che non era interessato e tre giorni dopo ho firmato per il Brescia. Ad ogni modo non sarei potuto andare a Verona, sono bresciano“.
In Serie A ci sono alcuni giocatori che hanno impressionato Balotelli, uno su tutti è Dybala: “il calcio è la mia vita. Agli altri non sembra che sia così? Non ho mai cercato di convincere nessuno. Mi piace Lukaku, chi dice che non è veloce ne capisce poco. Ma è Lautaro che mi ha impressionato. Un altro fortissimo è Higuain, però se devo fare un nome dico Dybala, io sono un Dybala fan, è un giocatore pazzesco“.