Sesso in auto? Multe salatissime e rischio arresto: attenzione a dove ci si “apparta”

Gli atti osceni in luogo pubblico sono stati depenalizzati nel 2016, ma occhio alle salate sanzioni che potrebbero provocare

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Nelle ultime ore stanno tenendo banco alcune novità relative al Codice della strada, discusse alla Camera dei Deputati e prossime ad entrare in vigore. Smartphone e sicurezza dei ciclisti sono stati messi in primo piano, in modo da tutelare automobilisti, passeggeri e pedoni nella maniera migliore. In questo inizio di 2020 però, si è discusso anche di un altro caso “caldo”. A causa di un episodio verificatosi in Sicilia, è balzata alle cronache la questione del sesso in auto: quali sono le sanzioni? Si potrebbe arrivare anche all’arresto?

Ebbene, dopo la depenalizzazione del 2016, gli atti osceni sono visti con occhi diversi, l’arresto potrebbe avvenire solo in determinate occasioni ma occhio alle pene pecuniarie che sono davvero notevoli: “Chiunque, in luogo pubblico o aperto o esposto al pubblico, compie atti osceni è soggetto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 5.000 a euro 30.000. Si applica la pena della reclusione da quattro mesi a quattro anni e sei mesi se il fatto è commesso all’interno o nelle immediate vicinanze di luoghi abitualmente frequentati da minori e se da ciò deriva il pericolo che essi vi assistano. Se il fatto avviene per colpa, si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da 51 euro a 309 euro“. Questo quanto recita l’art. 527 del codice penale a seguito dell’intervento di depenalizzazione operato dal d.lgs. n. 8/2016. Dunque fa la differenza il luogo nel quale tali atti osceni potrebbero essere compiuti.

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