Il Napoli in semifinale di Coppa Italia, Gattuso sincero: “mi avete preso per pazzo quando dicevo che la squadra si allenava bene”

Gattuso analizza la partita di questa sera di Coppa Italia tra Napoli e Lazio: le parole del tecnico celeste dopo la vittoria dei padroni di casa

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Il Napoli esce a testa alta questa sera, dopo la vittoria davanti al pubblico del San Paolo sulla Lazio nei quarti di finale di Coppa Italia. “Venivamo da un periodo imbarazzante, affrontavamo una squadra molto forte che veniva da 12 vittorie. Siamo stati sfortunati a tratti, ma ho visto grande spirito e attenzione. Siamo stati molto bravi. Ora dobbiamo pensare partita dopo partita, sono arrivati i nuovi, anche oggi c’erano 4-5 galacticos importanti in tribuna. Dobbiamo avere pazienza per recuperare tutti, i valori li conosciamo. Ora pensiamo a fare più punti possibili in campionato perchè la classifica è molto deficitaria”, ha dichiarato Gattuso ai microfoni Rai al termine del match.

Cafaro/LaPresse

Nel finale siamo stati bravi, perchè loro giocavano molto di fisico. Abbiamo fatto qualche errore, ma la squadra si è comportata bene, con qualità“, ha aggiunto prima di aprire una parentesi sul prossimo appuntamento di Serie A: “affrontiamo una grandissima squadra come la Juventus, dobbiamo avere fame e non avere la pancia piena. Non dobbiamo sederci, ma avere sempre il coltello fra i denti per ritrovare la voglia e il veleno. Oggi l’ho visto“,

Cafaro/LaPresse

La serenità la devo dare io, lo sapevo fin dal primo giorno di trovare una piazza difficile, ma la squadra sa come ragiono. Per delle settimane mi avete preso per pazzo quando dicevo che la squadra si allenava bene, anche io sono rimasto stupito dalla partita di tre giorni fa contro la Fiorentina“, ha continuato prima di un commento sul ritiro post ko contro la Fiorentina: “il ritiro lo hanno deciso i giocatori, ho detto che io sono il primo responsabile. Qualcosa ce la siamo detta, rappresentiamo una società importante che in questi anni ha fatto grandissime cose e non possiamo permetterci di fare figuracce”.

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