Davide Cassani i problemi del ciclismo italiano e le previsioni per il 2020: “Nibali ha ancora la fiammella accesa, mentre su Aru…”

Il 2019 del ciclismo italiano e la nuova stagione che sta per cominciare: Davide Cassani tra problemi e previsioni

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La stagione 2020 si prospetta ricca di spettacolo ed emozioni per il ciclismo tra grandi giri, Mondiali ed Olimpiadi. Il 2019 ha regalato qualche soddisfazione ai tifosi italiani, così come anche al ct azzurro: “molto positivo. Su strada abbiamo confermato il titolo europeo con Viviani, siamo saliti sul podio mondiale dopo anni di assenza con Trentin, abbiamo vinto il Fiandre con Bettiol. Su pista siamo stati brillanti. Le ragazze volano, mountain bike e cross non deludono“, ha dichiarato Davide Cassani al Corriere della Sera.

Davide CassaniIl tecnico italiano non ha però risparmiato una critica all’Italia:”nessuna delle 18 squadre World Tour sia italiana. Abbiamo il maggior numero di corridori di alto livello al mondo, siamo apprezzati, ricercati e credibili ma uno sponsor nostrano non si trova. Non sappiamo vendere bene uno sport dalle potenzialità straordinarie, non ci siamo ancora ripresi dalla perdita di credibilità dovuta al doping. Un’azienda che investisse oggi in un sogno italiano farebbe un grosso affare“.

davide cassani
LaPresse

Non è mancato però poi un commento sui migliori ciclisti italiani:”Vincenzo Nibali è un fenomeno di quelli che nascono ogni 50 anni. Il bello è che ha ancora accesa la fiammella della passione. Aver scelto un team come Trek Segafredo e un manager illuminato come Luca Guercilena gli farà bene. Può vincere ancora una o più grandi classiche, compresa l’Olimpiade dove il percorso è durissimo. E il Giro. Elia Viviani può bissare l’oro olimpico di Rio: ha più esperienza, è più maturo. Mentre Aru non posso credere sia finito. Spero trovi serenità e di conseguenza successi“.

Credits: Archivio FCI

Infine un breve commento su Tokyo 2020:su strada il faro è Nibali. Mi aspetto due medaglie dalla pista maschile. Punto su Viviani e sul quartetto dell’inseguimento, che compete con nazioni fortissime. Poi le ragazze“.

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