Il 2020 si appresta ad essere un anno di grande spettacolo per le arti marziali miste. Neanche a dirlo, il protagonista, nel bene e nel male, è sempre lui, Conor McGregor, popolare volto dell’UFC che ritorna nell’ottagono dopo una lunga assenza. L’ultimo match risale ad oltre un anno fa: la sconfitta per sottomissione contro Khabib Nurmagomedov con rissa finale, costata ad entrambi una lunga squalifica. In mezzo multe, accuse di aggressione e violenza sessuale, un ritiro durato qualche settimana, tanto allenamento e il ritorno.
La notte di Las Vegas brilla per lui, la T-Molbile Arena è piena per il ritorno di un campione che, lo si ami o lo si odi, riempie sempre il palazzetto. ‘The Notorious’ si è detto in grande forma, sicuro di sì come sempre, ma anche più maturo: nel faccia a faccia con il suo sfidante, Donald Cerrone, solo tanto rispetto, niente trash talking, concentrazione e focus sull’obiettivo. Tornare a vincere gli regalerà una title shot contro il vincitore di Nurmagomedov-Ferguson. Ma prima c’è un ‘Cowboy’ da affrontare: più alto, più grosso, più esperto. Donald Cerrone ha all’attivo 36 incontri disputati (23 successi in promotion), ma nessun titolo vinto.
Ebbene, dire che non c’è stata storia stanotte in quel di Las Vegas, è davvero riduttivo. McGregor ha steso l’avversario vincendo per tko dopo soli 40 secondi. Avete capito bene, è bastato meno di un minuto all’irlandese per chiudere i conti, sono bastati un calcio sinistro al volto, una ginocchiata e poi una sfilza di colpi irresistibili ai quali Cerrone nulla ha potuto. “Ho fatto la storia stasera – ha dichiarato fiero McGregor -. Sono il primo di sempre in Ufc ad aver vinto per k.o. in tre diverse categorie di peso e ne sono orgoglioso. Mi piace questa categoria”.