Atletica – Lancio del peso: Leonardo Fabbri show a Parow, l’azzurro migliora due volte il record personale

Con questo risultato di 21,32, il 22enne fiorentino dell’Aeronautica diventa il secondo italiano di sempre nella specialità

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Strepitoso inizio di stagione per Leonardo Fabbri nel getto del peso. L’azzurro ha migliorato due volte il record personale fino a 21,32 nella gara di esordio a Parow, in Sudafrica, disputata all’aperto. Con questo risultato il 22enne fiorentino dell’Aeronautica diventa il secondo italiano di sempre nella specialità, superando il suo allenatore Paolo Dal Soglio nelle liste nazionali alltime (21,23 nel 1996) e realizza lo standard di iscrizione per le Olimpiadi di Tokyo, fissato a 21,10. L’exploit al sesto e ultimo lancio, dopo aver già toccato 21 metri esatti al quinto tentativo, un centimetro in più rispetto al 20,99 dell’anno scorso. Questa la serie completa: N-20,90-N-19,74-21,00-21,32. Nella passata stagione il toscano è riuscito a conquistare la medaglia d’argento agli Europei under 23 di Gavle, in Svezia, e poi ha sfiorato la finale ai Mondiali di Doha. In ordine cronologico, un lancio così lungo per un azzurro mancava dal 1987, la stagione del record italiano di Alessandro Andrei (22,91). Nella stessa gara, terzo posto di Lorenzo Del Gatto (Carabinieri) con 18,21.

“È SOLO L’INIZIO” – “Sapevo di star bene, ma non pensavo così bene – le parole di Leonardo Fabbri – L’obiettivo era di fare il minimo olimpico prima possibile ed è arrivato subito, alla prima gara. Una grande gioia. C’è solo da crescere, perché ci sono margini di miglioramento. Sicuramente quello che conta è salire in modo costante, un passo alla volta, e consolidare le misure, ma non mi pongo limiti. Ora posso lavorare con la testa più leggera, senza dover rincorrere la misura. Il personale è arrivato già al quinto lancio: ho esultato, ma mi sono contenuto, perché sentivo che non ero riuscito a finirlo bene. E poco dopo mi sono migliorato. All’inizio i giudici hanno dato un risultato di 21,23 che avrebbe eguagliato Dal Soglio, così sono andato in tribuna per abbracciarlo. Poi hanno rimisurato e spero che adesso il mio allenatore non si arrabbi per averlo sorpassato! Ma sicuramente ha dimostrato di essere anche un grande tecnico, oltre che grande atleta. Tornerò in Italia il 1° febbraio e devo ringraziare il fisioterapista Carlo Ranieri che è qui con me, oltre all’Aeronautica e alla Federazione che mi ha consentito di fare questo raduno. La prossima gara potrebbe essere il 5 febbraio al meeting indoor di Ostrava”.

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