Pallavolo, Francesca Piccinini svela: “vi racconto quando dissi ‘brutta stronza’ a Keba Phipps. L’Olimpiade? Mai dire mai”

L'atleta italiana ha rivelato un curioso aneddoto del passato, soffermandosi poi sulla possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Tokyo 2020

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Tanti progetti all’orizzonte, ma anche qualche allenamento con il Club Italia Crai per tenersi in forma, magari facendo anche un pensierino alla Nazionale Italiana.

Francesca Piccinini al momento non ci crede più di tanto, ma difficilmente rifiuterebbe la chiamata del ct Mazzanti per le Olimpiadi di Tokyo 2020. Interrogata sul tema dalla Gazzetta dello Sport, l’atleta italiana non si è sbottonata: “mi tengo in forma, al momento mi sto allenando con il Club Italia Crai, mi permettono di lavorare con loro. Sono una donna, non posso lasciarmi andare. Tokyo 2020? Mai dire mai, in questo momento mi sto comunque davvero allenando più per me stessa che per altro. Ho tanti progetti anche extra campo, voglio valutare ogni cosa con grande calma. La Nazionale ha freschezza e talento da vendere, un po’ come nel 2002, quando vincemmo il Mondiale non certo da favorite. Il gruppo negli ultimi anni ha mostrato giocatrici toste, vincenti. Penso per esempio a Egonu, Sylla e Malinov. L’Italdonne è moderna. Faremo bene a Tokyo“.

Francesca Piccinini non ha avuto problemi poi ad aprire le porte della sua… privacy: “non sono fidanzata, dunque gli uomini possono farsi avanti. Mister mondo? Per me è David Beckham, senza discussioni. Come persona mi piace poi Roger Federer. Ha classe, talento, personalità e mi sembra pure un ragazzo umile. Un mio aneddoto curioso? Keba Phipps mi negò un autografo, avevo 12 o 13 anni e ci rimasi malissimo. Qualche anno dopo divenni sua compagna di squadra a Bergamo e mi vendicai insultandola di brutto. Le dicevo: ‘Brutta stronza, lo sai quanto mi hai fatto piangere?’. Scherzi a parte, cerco di accontentare tutti, mi scuso con chi magari non sono stata attenta, però in generale non nego autografi e foto a nessuno”.

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