Napoli, l’orgoglio di Ancelotti: “ho sempre la valigia pronta, non temo l’esonero”

Carlo Ancelotti sicuro in conferenza stampa prima della sfida contro il Genk: l'allenatore del Napoli non teme l'esonero e pensa al modo di uscire dalla crisi

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La partita contro il Genk potrebbe essere l’ultima di Carlo Ancelotti in qualità di allenatore del Napoli. Il tecnico ex Milan deve qualificarsi agli ottavi di finale di Champions League per salvare la panchina ed evitare, o meglio rimandare, l’esonero che sembra ormai imminente. In effetti, la qualificazione non cambierebbe la situazione, lo rivela lo stesso Ancelotti in conferenza stampa: “quello che è stato fatto in campionato va analizzato diversamente, la qualificazione in Champions ci potrà dare la motivazione per risolvere i problemi che stiamo avendo in campionato”.

Carlo Ancelotti
Foto Andrea Bressanutti/LaPresse

Il Napoli in campionato è a -17 punti dalla vetta, troppi per quella che ad inizio anno era etichettata come la seconda forza del campionato. A questo vanno aggiunte le difficoltà di spogliatoio, l’ammutinamento post Salisburgo e la poca tranquillità dell’ambiente. Ancelotti sa di poter essere il capro espiatorio della situazione, ma l’esonero non lo spaventa: “la valigia per un allenatore deve essere sempre pronta, non puoi disfarla. Credo che essere messo in discussione in questa situazione sia assolutamente normale, sono preparato, è un’esperienza che ho già vissuto in passato, non mi spaventa o mi preoccupa che un giorno la società possa esonerarmi o io andare via. Se non si verificano determinate condizioni, si deve andare avanti insieme. Diversamente è giusto da entrambe le parti chiudere. Io però non sto pensando a questo, sono solo preoccupato per la squadra che vive un periodo negativo. Non posso far finta di niente, la squadra non sta esprimendo quello che potrebbe dare. In Europa s’è visto un altro Napoli, quello che vorrei vedere anche in campionato. Dunque, è un periodo che finirà, ma non possiamo tirarla troppo per le lunghe. Perchè sono in discussione? Perché la squadra non ha reso per quelle che erano le aspettative mie, della società, di tutti. È normale che sia così. Ma bisogna stare tranquilli non preoccupatevi del mio futuro. L’importante sarà non sbagliare la formazione”.

Chiosa finale su Ibrahimovic: “oggi non l’ho sentio, ci ho parlato ieri sera. Cosa ci siamo detti? Niente abbiamo parlato del clima di Los Angeles, che lì si sta bene…”.

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