Inter, parla Lautaro Martinez: “l’intesa con Lukaku nasce dal nostro passato. Icardi? E’ un amico, ci sentiamo spesso”

L'attaccante argentino ha parlato del suo rapporto con Lukaku, soffermandosi poi anche sull'amicizia mantenuta con Icardi

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E’ senza dubbio l’uomo in più dell’Inter in questo inizio di stagione, Lautaro Martinez sta trascinando i nerazzurri con i suoi gol e le sue super prestazioni, permettendo a Conte di rimanere agganciato alla Juve.

Romelu Lukaku Lautaro Martinez
Foto LaPresse – Jennifer Lorenzini

Sabato a San Siro non giocherà contro il Genoa per squalifica, lascerà l’attacco in mano a Romelu Lukaku, compagno con cui ha subito trovato un feeling particolare: “avere vissuto esperienze dure ti rafforza. Ti aiuta a tenere i piedi per terra e lavorare con umiltà. In questo siamo simili. Romelu ha solo 26 anni ma ha già una grande esperienza di vita e di calcio. In campo il segreto è aiutarsi. Icardi? siamo amici, ci sentiamo. Quando sono arrivato a Milano non mi ha dato una mano, me ne ha date due perché io mi ambientassi. Non conoscevo nemmeno la lingua. Quando eravamo compagni si dava da fare perché giocassi al meglio. È il suo modo di essere” le parole di Lautaro a Repubblica.

Instagram @agus.gandolfo

L’argentino ha poi parlato della sua vita privata, soffermandosi sul rapporto con la fidanzata: “mi rispetta. È con me nei momenti buoni e in quelli bui, mi fa sentire forte. Non ho dubbi su di lei né su di noi. Geloso dei suoi follower su Instagram? Le foto le guardi pure chi vuole. Il mio soprannome di Toro è nato quando avevo 17 anni al Racing. Ero forte e bruto. Lo inventò Santiago Reyes, mio compagno di squadra e di stanza. Il mio modello? Mio padre, mi ha insegnato che la vita può essere difficile ma va vissuta. Faceva l’infermiere in una casa di riposo. Usciva la mattina alle sei e tornava alle dieci di sera mentre mamma stava a casa con noi. Era sempre tranquillo come lo sono io”.

AFP PHOTO / Jewel SAMAD

Infine Lautaro ha svelato il suo idolo: “Radamel Falcao senza dubbio. Lo ammiravo da bambino quand’era al River Plate. L’ho conosciuto in Copa America, contro la sua Colombia. Gli ho chiesto di scambiarci la maglia. Mi imbarazzava, non era nel mio carattere, da allora non l’ho più fatto, ma quel giorno ho realizzato un sogno“.

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