Formula 1, Binotto sferza i detrattori della Ferrari: “ci hanno accusato di imbrogliare per metterci pressione”

Il team principal della Ferrari si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, dopo le accuse di Mercedes e Red Bull

SportFair

Mattia Binotto ha aspettato la fine della stagione per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, rispondendo a tono alle critiche mosse da Mercedes e Red Bull sul miglioramento improvviso del motore Ferrari.

Wolff e Binotto
Lapresse

Il team principal del Cavallino ha fatto chiarezza ai microfoni di Auto Motor und Sport, rispedendo al mittente le accuse: “è vero che avremmo potuto vincere molte più gare, ma per ottenere un titolo è necessaria l’auto più veloce e affidabile. Non avevamo nessuna delle due cose. Ma non siamo così lontani, dobbiamo colmare una lacuna ed è possibile. Molti sostengono che la nostra power unit sia improvvisamente migliorata di 50 CV, ma la verità è tutt’altro che tale. Supponiamo di avere un massimo di 20 CV di potenza in più rispetto agli altri: un margine più che rispettabile e di cui siamo orgogliosi, considerando che nel 2014 la Mercedes poteva contare su 80 CV in più rispetto alla concorrenza. Probabilmente questi dubbi sono utilizzati solo per metterci pressione e creare motivo di distrazione per la squadra. Fa parte del gioco che in Formula 1 si fa per mettere in difficoltà l’avversario. È vero che la nostra velocità in rettilineo è calata in concomitanza con le nuove direttive FIA sulla power unit, ma sono state tratte conclusioni errate. Non abbiamo modificato le condizioni operative del motore. Per generare più carico aerodinamico, abbiamo aumentato il drag, rendendo la nostra macchina un po’ più veloce in curva e più lenta sul dritto”.

Vettel e Leclerc
Photo4/LaPresse

Sull’incidente in Brasile: “sono cose che non dovrebbero accadere. Anche se si è trattato solo un piccolo contatto, ha avuto un grande impatto. Fuori dalla macchina, Sebastian e Charles stanno bene l’uno con l’altro. Sanno che la collisione è stata inaccettabile e ne hanno parlato in privato. Sanno come vogliamo andare e sanno che la squadra viene sempre prima di tutto. C’è una buona atmosfera. La percezione dall’esterno è ingannevole. Si parlano, si scambiano informazioni. Non credo sia difficile gestirli”.

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