Scott Redding a ruota libera, dal ritiro di Valentino Rossi all’addio di Lorenzo: “ha 100 milioni sul conto”

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Scott Redding sincero e senza peli sulla lingua: le parole del britannico sull’addio di Jorge Lorenzo ed il ritiro di Valentino Rossi

La stagione 2019 di MotoGp è terminata e Marc Marquez ha conquistato, con largo anticipo, il suo ottavo titolo Mondiale, ma è l’addio di Jorge Lorenzo ad aver segnato particolarmente questo Motomondiale. Dopo una stagione complicatissima, al suo primo anno in Honda, il maiorchino ha deciso di alzare bandiera bianca ed appendere il casco al chiodo a causa anche delle conseguenze fisiche riportate nei vari infortuni.

jorge lorenzo
AFP/LaPresse

Scott Redding sa bene cosa ha potuto provare Lorenzo, lui che ha già detto addio alla MotoGp e che adesso si appresta ad iniziare una nuova avventura con la Ducati in Superbike. Il britannico ha commentato così il ritiro di Lorenzo: “pensavo che si sarebbe ritirato prima. È salito sulla Honda e la cosa non ha funzionato. So cosa vuol dire non avere successo anche se lui è un cinque campione del mondo e ha ottenuto molto più di me. Posso solo immaginare come dovesse essere per lui, con la testa contro il muro ogni giorno. Perché continuare a soffrire. Ha 100 milioni sul suo conto, possiede belle case ed è un pluricampione. Perché non fermarsi? Credo che sia stata la decisione migliore che potesse prendere. Ha avuto degli infortuni che ti tolgono della fiducia“, ha affermato a speedweek.com.

Valentino Rossi
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Redding ha poi aperto una parentesi anche su Valentino Rossi: “all’epoca stava quasi per ritirarsi, poi è andato alla Yamaha, ha avuto buoni risultati e ha continuato. Un pilota è giudicato in base ai suoi risultati. Finché hai successo, non c’è motivo di fermarsi. Se cadi e sei un giovane pilota, resisti e combatti. Ma invecchiando, inevitabilmente, ti chiedi perché dovresti continuare. Se allora Valentino non avesse ottenuto buoni risultati, si sarebbe sicuramente fermato.

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Dovizioso farà come lui. Questi piloti hanno ormai tutti una certa età mentre i giovani stanno arrivando a grande velocità. Marquez li distrugge tutti e chi è più vecchio non ha più la volontà di rischiare così tanto. Le cose vanno così da anni. Jorge è stato un grande pilota, anche se è un tipo strano. Ai suoi tempi era inarrestabile. Ho fatto belle gare contro di lui e ho imparato molto da lui. Pertanto gli auguro il meglio per il futuro”, ha concluso.

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