Il duro sfogo di Martina Caironi dopo lo stop per doping: la campionessa azzurra fa chiarezza
Sospensione in via cautelare per Martina Caironi: la campionessa italiana di atletica paralimpica è risultata positiva ad un controllo antidoping alla vigilia dei Mondiali di Dubai. Caironi, che alle Paralimpiadi di Rio 2016 è stata portabandiera azzurra, ha voluto dire la sua sul caso doping esploso oggi, facendo chiarezza sulla sostanza, presente in una pomata che usa per le protesi.

“In attesa dell’esito delle controanalisi del campione B, sono a conoscenza della sostanza contenuta nella crema cicatrizzante che ho assunto. E che ho comprato nel gennaio 2019 dopo tre mesi di sofferenza per un’ulcera all’apice del moncone. Si tratta di una ferita aperta che nessuno farmaco è riuscito a richiudere e nemmeno il non utilizzo delle protesi da cammino e da corsa, con evidenti disagi importanti. A gennaio chiedo al medico federale la possibilità di usare questa crema e mi viene detto che deve essere impiegata in modo locale e a piccole dosi, e che non è necessario il TUE (esenzione per uso terapeutico ndr) per le quantità troppo basse. Faccio il test antidoping a luglio che risulta negativo. Da quel momento la ferita si apre altre due volte ma in maniera meno grave e quindi ritengo di poter continuare in piccole dosi in quanto sicura di non incorrere in alcun tipo di infrazione, tanto è vero che all’ultimo controllo antidoping di ottobre ho dichiarato tale sostanza. Ora mi ritrovo a dover saltare un Mondiale in un anno fondamentale senza ancora aver provato una definitiva cura per la mia ulcera“, ha dichiarato l’azzurra.