La giocatrice della Nazionale Italiana di calcio ha ammesso di essere omosessuale, dando però una lezione all’Italia intera
Una presa di posizione, utile per accendere l’attenzione su un tema delicato. Elena Linari fa coming out, rivela di essere omosessuale impartendo al tempo stesso una lezione di vita, utile per superare quei cattivi pregiudizi di cui l’Italia è ancora piena.
Intervistata ai microfoni di Dribbling, la giocatrice della Nazionale Italiana di calcio femminile e dell’Atletico Madrid ha ammesso: “a Madrid non ho nessun problema,anzi… In Italia sono io la prima ad aver paura di affrontare l’argomento perché non so la gente come potrebbe reagire. Ho paura del giudizio della gente. Per attirare l’attenzione sul calcio femminile bisogna parlare della sua omosessualità? È un paradosso… bisogna dire che una ragazza sta con un’altra ragazza per attirare l’attenzione della gente? Abbiamo davvero sbagliato tutto. Quando si ha un figlio la cosa più importante è che sia felice. Se è felice con una relazione omosessuale non vedo il problema. È ovvio, ci potranno essere delle difficoltà , ma nella vita in generale le difficoltà ci sono. È stato toccante quello che mi ha detto mia nonna quando lo ha saputo. Era contenta ma piangendo mi ha detto ‘ho tanta paura per te perché non siete tutelate’ io ho pianto, ma di gioia perché a pronunciare queste parole è stata una nonna, una persona di 80 anni”.
L’azzurra poi ha proseguito: “nella mia vita privata faccio quello che voglio. Ci sono tanti calciatori che si coprono con un’altra relazione, così come qualsiasi altro sportivo per evitare i famosi pregiudizi. Tante volte si evita di mettere un post per evitare di coinvolgere altre persone ma ancora in Italia non siamo pronti. Ma poi non è che nel calcio femminile fioccano le omosessuali, no proprio no, omosessuali ci sono nel calcio maschile, negli altri sport e nella vita quotidiana. I veri problemi della vita sono altri. C’è gente che soffre, e noi ci lamentiamo perché un figlio è omosessuale? Abbiamo sbagliato tutto. Quello che ha fatto qualche giorno fa la nazionale di calcio maschile andando all’Ospedale Bambin Gesù e un’immagine potentissima e mi auguro che anche alla nostra squadra venga data questa possibilità“.