La Vuelta di Spagna fa grande Roglic, primo successo in un Grand Tour per lo sloveno: record anche per Valverde e Pogacar

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Si è conclusa ieri l’edizione 2019 della Vuelta di Spagna, tanti i primati battuti dai primi tre classificati: il re però è Primoz Roglic

La Vuelta di Spagna ha un nuovo re, si chiama Primoz Roglic e ieri ha alzato finalmente le braccia al cielo conquistando il primo Grand Tour della sua carriera.

AFP/LaPresse

Il corridore della Jumbo-Visma è il primo sloveno della storia a vincere una delle tre corse a tappe più importanti dell’anno, coronando tre settimane perfette, trascorse a rintuzzare gli attacchi dei propri avversari. Dominatore a cronometro, l’ex saltatore con gli sci ha dato prova delle proprie qualità anche in salita, difendendo con freddezza il proprio gap da Alejandro Valverde. Lo spagnolo, secondo nella classifica generale, ha di che sorridere considerando la nona top-3 in un Grand Tour. Il murciano così aggancia Fausto Coppi e Miguel Indurain nella speciale classifica dei podi, diventando il terzo corridore più anziano della storia a finire tra i primi tre in un Grand Tour a 39 anni, 4 mesi e 20 giorni. Alle sue spalle, al terzo posto assoluto, si piazza invece il promettente Tadej Pogacar, che entra nel lotto dei più giovani a essere saliti sul podio di una corsa a tappe da tre settimane. Ventuno anni il prossimo 21 settembre, lo sloveno è il decimo con meno esperienza sul podio, ma il primo U21 in grado di compiere quest’impresa negli ultimi 45 anni. Il record in questo caso appartiene a Henri Cornet, vincitore del Tour de France 1904 a 20 anni appena compiuti, ma si tratta di un’altra epoca. Il futuro è suo e delle altre stelle nate in questa stagione, che senza dubbio ci regaleranno il giusto spettacolo per gli anni a venire.

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