Jorge Lorenzo ammette, con grande sincerità, di non voler forzare le proprie prestazioni in moto: lo spagnolo prova ancora dolore dopo l’ultimo infortunio e non ha voglia di peggiorare la situazione
Mentre Marquez si prende l’ennesima vittoria che lo porta ad un passo dal titolo Mondiale, Jorge Lorenzo chiude la gara di Aragon in 20ª posizione. I due spagnoli gareggiano entrambi sulla Honda, ma le prestazioni sono ben diverse.
Incide sicuramente l’aver creato una moto ‘ad hoc’ solo per Marquez, come sottolineato da Lorenzo a più riprese, ma il limite principale del maiorchino risulta ancora essere l’infortunio alle vertebre subito nei mesi scorsi. Lorenzo ha spiegato di provare ancora dolore e non voler forzare in gara, rischiando di cadere e compromettendo ancora la sua salute: “la strada per essere competitivi è ancora lunga. Il mio giro migliore è stato più lento di due secondi rispetto a quello di Marc ed ho chiuso a 46 secondi, più o meno come a Silverstone (47, ndr). Mi aspettavo di avvicinarmi ai 30 secondi qui, ma con il problema della gomma posteriore è stato impossibile. I miei avversari mi passavano sul rettilineo e dovevo essere molto docile con il gas. Nonostante tutto, la gomma si è distrutta.
Quando un pilota prova dolore, ha meno voglia di cadere. In questo momento non mi sento affatto bene ed è per questo che non rischio quel decimo che non farebbe la differenza adesso. Fisicamente sto meglio e continuerò a migliorare, ma darò sempre il massimo, sia per vincere che per finire a mezzo minuto. Lo sviluppo della moto è stato fatto da Marc, che è un pilota molto aggressivo ed ha bisogno di molta rigidità. Ho parlato con Takeo ed è chiaro che l’aumento di potenza ha causato alcuni problemi sulla percorrenza di curva. Gliel’ho detto a Jerez, ma forse era già troppo tardi, perché Marc riesce a sfruttare quella potenza senza perdere troppo in curva. Io uso un set-up diverso rispetto a lui e a Cal, perché con il loro perdo molto feeling sull’anteriore. Ma la Honda segue le indicazioni del pilota più veloce“.