Brescia-Juventus, Sarri e i dubbi di formazione: “problema fisico per Cristiano Ronaldo. Higuain faticava a respirare”

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Alla vigilia di Brescia-Juventus, Maurizio Sarri fa il punto sulle condizioni fisiche dei bianconeri: in dubbio la presenza di Cristiano Ronaldo e Gonzalo Higuain

Il primo turno infrasettimanale di Serie A chiama le squadre impegnate nelle coppe europee ad un vero e proprio tour de force. Lo sa bene Maurizio Sarri che, dopo l’impegno di Champions contro l’Atletico Madrid e la partita contro il Verona nell’ultimo turno di Serie A, dovrà far riposare alcuni dei fedelissimi in vista di Brescia-Juventus.

Marco Alpozzi/LaPresse

In conferenza stampa l’allenatore ha fatto chiarezza sulle posizioni di Cristiano Ronaldo, Bonucci, Matuidi e Higuain: “Cristiano ha un piccolo affaticamento agli adduttori e devo vedere se è a disposizione. Voglio raccogliere tutti i dati dei preparatori e dei medici e fare una valutazione razionale. Avere continuità è importante per noi adesso, ma ci sono altre cose importanti da considerare, non voglio correre il rischio di infortuni. Il Brescia mi ha fatto una buona impressione, c’è tanto lavoro dietro ed è una squadra pericolosa, che ha entusiasmo. L’esordio di Balotelli può dare una spinta in più. È una partita insidiosa. […] Devo vederli in allenamento per valutare, riposerà almeno uno fra Ronaldo, Bonucci e Matuidi. Higuain per fortuna non ha fratture e dovrebbe essere a disposizione, vediamo come sta oggi. Sabato faceva fatica a respirare con il tampone“.

Per quanto riguarda la qualità del gioco e il livello di difficoltà del campionato invece: “il processo di apprendimento è reciproco, in questa fase bisogna trovare gli equilibri, io spero di riuscirci prima di Natale, ma come ho già detto l’adattamento di una squadra ai principi di un allenatore è sempre molto soggettivo. Il mondo Juve non è differente da altri tipi di realtà, io mi trovo benissimo e non vedo niente di particolare, a parte un ottimo livello di organizzazione. Il calcio non è un videogioco, bisogna innescare un modo di pensare diverso. Non ho visto nulla delle altre squadre, ho solo studiato quelle che dobbiamo affrontare. Non ho un quadro completo della situazione, ma che sarebbe stato un campionato più difficile era un’opinione condivisa e penso che sia così. Come ho ritrovato la Serie A? È presto per dirlo. Nelle prime 7-8 partite tutte le squadre in Italia cercano di proporre calcio, è nella fase successiva che si cambia“.

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