Dalla delusione Champions al futuro, Messi svela: “Barça casa mia, ma serve un progetto vincente. Neymar? Dico che…”

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L’attaccante argentino si è concesso ad una lunga intervista in cui ha toccato vari temi, compreso il suo futuro con il Barcellona

Lionel Messi torna a parlare, lo fa nel corso di una lunga intervista concessa a Diario Sport, nel corso della quale non nasconde i propri obiettivi e gli errori commessi soprattutto nell’ultima stagione.

AFP/LaPresse

Le sconfitte con Roma e Liverpool nelle ultime due edizioni di Champions League bruciano eccome, la ‘Pulce’ lo sa e lo sottolinea a chiare lettere: “lo abbiamo vissuto sulla nostra pelle e ne abbiamo parlato tanto. E abbiamo sempre detto che è stata colpa nostra, non dell’allenatore. Ma si impara: per esempio abbiamo capito che segnare fuori casa è importantissimo. Forse fondamentale per riuscire a vincere la competizione. Valverde? Tutti pensavano che sarebbe andato via, la sconfitta contro il Liverpool è stata peggio di quella con la Roma. Ma ripeto, quello che è successo in quella partita ha poco a che vedere con l’aspetto tecnico, è stata una cosa di noi giocatori. Però abbiamo poi fatto una grande stagione in Spagna, dominando il campionato dal principio alla fine. Tuttavia, non firmerei per vincere la Champions e perdere la Liga. Vogliamo ottenere tutto. È chiaro che mi piacerebbe la Champions, a livello personale mi farebbe piacere. Come il Pallone d’Oro. Negli ultimi anni però sono un po’ cambiate le regole: si tende a premiare il singolo all’interno di un risultato di squadra. Non so se sono un candidato, vediamo”.

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Sul futuro, Messi ha poi spiegato: “serve avere un progetto vincente. Io voglio vincere altri titoli, voglio continuare ad avere il massimo. Qui al Barça? Io non voglio andarmene, questa è casa mia però il progetto deve essere importante. C’è una clausola precisa nel mio contratto ed è quella di riservatezza. Non posso dire nulla sul mio contratto. Se potessi decidere di restare qui a vita, finché il fisico me lo permette, lo farei: è casa mia. Non mi interessano clausole o soldi, io voglio vincere, è la cosa più importante. Stiamo parlando con il Barcellona? Se ne occupa mio papà, ma no, non penso. Me lo avrebbe detto. Ronaldo? Non ho mai avuto un problema con lui. Si dicono tante cose, ma la verità è che tutte le volte che ci vediamo, ci parliamo sempre. Non so se riusciremo ad andare a cena insieme: ognuno ha la sua vita. Ma se ci fosse la possibilità, non vedo perché no”.

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Su Neymar: “mi sarebbe piaciuto giocare ancora con Ney: capisco anche chi era contrario, per tutto quello che è successo. Ma lui è tra i migliori al mondo e per la nostra squadra avrebbe aumentato la possibilità di ottenere i risultati che cerchiamo. Non so come sia andata, ma di sicuro lo spogliatoio non c’entra. Come sempre capita, abbiamo espresso la nostra opinione, lo facciamo sempre, per tutti i giocatori che arrivano o per quelli che sarebbero potuti arrivare. Ma non imponiamo mai nulla. La verità è che è molto difficile trattare con il Psg e ogni giorno uscivano voci diverse: la verità penso la conoscano in pochi. Ci siamo sentiti? Non gli ho più parlato dopo che è finita quella telenovela: mi sono infortunato e ora penso solo a tornare in campo. Ma quello che si sa è che lui sarebbe stato molto felice di venire qui al Barcellona, ma come ho detto non è una cosa che dipende da me”.

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Infine, Messi si è soffermato sulla tragedia che ha colpito Luis Enrique: “è stato terribile. Non c’è modo di spiegarlo, abbiamo tutti dei figli e pensare a una cosa così e al dolore per una famiglia lo rende davvero tremendo. È un tema molto complicato”.

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