Formula 1, Vettel bacchetta duramente Liberty Media: “un calendario senza Monza sarebbe stupido”

SportFair

Il pilota tedesco si è scagliato contro la politica di Liberty Media, ovvero quella di privilegiare i circuiti che pagano di più a scapito di quelli storici come Hockenheim o Monza

Il calendario di Formula 1 rischia di perdere nel corso dei prossimi anni circuiti storici, che hanno senza dubbio scritto la storia di questo sport. Da Hockenheim fino a Monza, sono molte le gare iconiche che potrebbero uscire dal calendario per colpa della mancanza di fondi.

Lapresse

Sulla questione è intervenuto Sebastian Vettel, che ha lanciato un chiaro messaggio a Liberty Media: “conosco molto bene le persone che lavorano ad Hockenheim, ci stanno mettendo molto impegno e passione e sarebbero molto entusiasti di avere ancora il GP qui. E’ un grande spettacolo, ma non credo che riescano a guadagnare dei soldi. Penso che l’anno scorso siano andati in perdita e grazie alla Mercedes sono stati in grado di riavere il Gran Premio. Dunque, non so che trattative ci sono per il prossimo anno e di quanti soldi avrebbero bisogno. Il problema è che la Germania non è disposta a pagare nulla, quindi hai bisogno di investitori esterni. Il governo non è felice di dare un sostegno, a differenza che in Olanda ed in altri posti in cui andiamo a correre. Penso che il modo in cui la F1 gestisce i suoi affari si basa su quanto pagano le persone per ottenere un Gran Premio. E’ importante invece che non perdiamo determinati Gran Premi, è irrilevante quanto pagano”.

Photo4/LaPresse

Vettel ha provato a fare alcuni esempi: “la F1 senza Monza sarebbe stupida. Perdere grandi paesi con molta storia come la Germania o la Spagna è sbagliato. E’ importante portare la F1 dove c’è passione per questo sport, quindi mantenere i paesi come la Germania, la Gran Bretagna e le piste più iconiche. Questa è la mia opinione. E’ anche più divertente per noi guidare di fronte ad un pubblico folto che a delle tribune vuote. E’ inutile avere tanti posti, quando tanto non c’è nessuno seduto su di essi“.

Condividi