Dybala svela un particolare retroscena in merito al suo rapporto con Sampaoli: l’attaccante della Juventus si toglie più di un sassolino dalla scarpa
I calciatori argentini e l’Argentina non hanno un grande rapporto, almeno negli ultimi anni. Un po’ per le troppe aspettative, un po’ perchè qualsiasi risultato che vada al di là della vittoria è considerato come una catastrofe, spesso i giocatori più talentuosi, condannati a dover fare la differenza, finisco al centro di aspre critiche. Se poi ci si mette anche l’allenatore di mezzo… Ai Mondiali di Russia 2018 Jorge Sampaoli non ha fatto una bella figura sulla panchina albiceleste. Il rapporto non idilliaco con giocatori e stampa, nonchè l’eliminazione agli ottavi contro la Francia, gli sono valse le dimissioni. A proposito del rapporto con i calciatori, Paulo Dybala, intervistato da Fox Sport, si è tolto più di un sassolino dalla scarpa.
L’attaccante della Juventus ha spiegato di non aver scambiato nemmeno una parola con l’allenatore: “ci avevo parlato quando era venuto a Torino prima del Mondiale, ma in Russia non c’è stata nessuna comunicazione tra me e lui. Non è mai venuto da me, non mi ha detto mai niente. Non ho più parlato con lui. Sampaoli non mi salutava neanche. È raro che l’allenatore non saluti mai un giocatore anche solo per chiedergli come sta. Non mi era mai successo prima. Non volevo avvicinarmi, non è stato facile nemmeno per lui. Penso che ci fosse una distanza. Ho ripensato che fosse successo qualcosa e alle mie dichiarazioni precedenti. Tutto è finito come è cominciato e sono tornato a casa. Scaloni? Abbiamo parlato prima della Copa America, mi ha detto che voleva che giocassi da nove ed è stato così sia prima del torneo che durante la competizione”.