A tutto Sebastian Vettel: dall’amore per la Formula 1 al futuro incerto, le parole del tedesco della Ferrari nella conferenza stampa che apre il weekend di gara del Gp di Germania
E’ iniziato un nuovo weekend di gara di Formula 1: dopo una settimana di sosta a seguito del Gp di Silverstone, i piloti sono pronti a sfidarsi sul circuito di Hockenheim, nella casa di Sebastian Vettel. Archiviata la gara britannica e l’errore nella lotta per il terzo posto con Verstappen a pochi giri dal termine, il tedesco della Ferrari è concentrato sl suo Gp di casa: “è stata una preparazione tranquilla, lineare, ovviamente mi piace moltissimo questo luogo, è molto vicino al mio posto di origine, abbiamo fatto una bella cena ieri sera col team e ci siamo divertiti, mi piace, ho bellissimi ricordi dell’anno scorso a livello di atmosfera, il risultato finale non è stato altrettanto bello, ma tutto il weekend è stato fantastico, le bandiere tedesche i fan della Ferrari l’entusiasmo dei tifosi, speriamo di poter vivere qualcosa di simile quest’anno“, ha esordito in conferenza stampa.

Il tedesco della Ferrari è poi tornato sulle sue recenti dichiarazioni, nelle quali ha spiegato che la Ferrari è difficile da guidare: “ci sono state delle occasioni in cui le cose andavano molto bene e altre volte in cui erano più difficili ma credo che sia piuttosto normale, in alcuni casi la macchina ti dà soddisfazioni più piacevoli in altre meno in base anche alle piste. Dopo le prime gare siamo riusciti ad avere un quadro abbastanza chiaro di quello che ci mancava rispetto alle prestazioni che sembravamo avere all’inizio, nei test invernali, e con questo siamo riusciti a fare dei progressi, non siamo al livello che vorremmo, non siamo competitivi come ci piacerebbe, ma tutto sommato la direzione è quella giusta. Stiamo provando diverse cose per rendere tutto migliori, alcune cose hanno dato ottimi esiti su altre cose siamo tornati indietro. Ci sono alcune cose diverse rispetto al passato ma nulla al quale non ci si possa adattare“.
“Sicuramente la Mercedes ha un vantaggio su tutti, e questo è piuttosto chiaro, un po’ come gli anni precedenti, sembrano faticare in piste dove l’usura ed il degrado delle gomme è un pochino più alto, ma dal punto di vista della velocità pura loro sono il punto di riferimento. Tra noi e la Red Bull c’è stata una battaglia molto più ravvicinata, ma non è quello il nostro obiettivo, il nostro obiettivo è lottare per le vittorie e per farlo al momento devi essere a livello o meglio delle Mercedes“, ha continuato il ferrarista.
“Credo sia sempre speciale avere l’opportunità di gareggiare nel tuo paese di nascita, l’anno scorso ci sono arrivato molto vicino, vediamo quanti vicini possiamo essere quest’anno. Alla vigilia siamo in una posizione di partenza un po’ peggiore, ma abbiamo visto che in alcune gare recenti siamo stati molto forti sia in termini di passo in qualifica che in gara. Abbiamo una mente piuttosto aperta, almeno io a livello personale ce l’ho“, ha aggiunto ancora.
“Voglio vincere, questo è sicuro, ma bisogna essere realisti, arrivando qui non credo di essere favorito, ma sicuramente abbiamo un’opportunità. Scopriremo durante il weekend se potremo centrare il nostro obiettivo, è un weekend sicuramente speciale per me, ci saranno molti amici, la famiglia, vedremo“, ha ribadito Vettel prima di guardare al suo futuro: “io a 40 anni come Kimi? Non lo so, non sono bello come Kimi adesso e non sarà bello come lui a 40 anni, quindi non saprei, è abbastanza inutile pensarci ora, perchè immagina se avessi chiesto a Kimi a 32 anni se avrebbe corso fino ai 40 non credo che lui ti avrebbe risposto, dipende da come andrà l’anno prossimo, dalla direzione che prenderà lo sport col cambiamento di regole del 2021, vedremo“.
“Per me non è un fardello essere un ferrarista, è un privilegio andare in pista per la Ferrari, il mio obiettivo, come quello del team è tornare a una striscia vincente, se ci riusciremo poi ci sono molte più possibilità di tornare a vincere anche il campionato se si torna a vincere in maniera costante, le cose si stanno muovendo nella direzione giusta a mio avviso se guardiamo il quadro complessivo. Sappiamo che la F1 è un mondo nel quale la gente non è molto lungimirante ed è anche giusto, fa parte del gioco, anche se le cose sembrano essersi messe bene ci manca l’ultimo passo, quello più importante. Non so per quanto resterò in f1 ma adoro gareggiare, credo che la f1 fornisca le macchine più veloci che esistano, la gioia che provo nel guidarle è rimasta inalterata e la motivazione è molto alta, quella di centrare l’obiettivo che mi sono prefissato con la Ferrari, questi sono gli aspetti che detteranno se resterò in F1 per molto tempo o no“, ha affermato prima di aprire una parentesi sugli errori commessi di recente: “io mi metto da solo sotto pressione non posso di certo essere contento se ho sbagliato, se faccio un errore è chiaro che non posso essere contento, la pressione che metto su me stesso è più grande di qualsiasi fattore esterno, io so quando faccio le cose bene e quando le faccio meno bene, credo di essere giudice di me stesso e queste sono le regole secondo le quali ho sempre giocato“.
Al tedesco è stato poi chiesto un commento sul suo ex compagno di squadra, Kimi Raikkonen, seduto oggi al suo fianco in conferenza: “i nostri incontri non sono più così frequenti ma abbiamo sempre avuto rispetto reciproco e questo è rimasto intatto. E’ diretto e onesto! Credo che se anche se dall’esterno sembriamo molti diversi, dentro siamo riusciti ad andare d’accordo fin dall’inizio, questo perchè probabilmente condividiamo gli stessi valori, la chiave è che non ci sono stati giochi politici tra di noi e l’intento di sprecare l’uno il tempo dell’altro“.
Infine non poteva mancare una parentesi sul giovane Mick Schumacher: “non è giusto misurare le sue prestazioni, paragonarlo troppo ad altre persone e soprattutto a suo padre, è in un’epoca diversa e le gare sono diverse. Il nome Schumacher è conosciuto al 100% da tutti in Germania grazie a Michael e avere Mick sulla soglia della F1, se potesse un giorno entrare in F1 sarebbe una spinta enorme in Germania, al di là del suo nome è un ragazzo molto in gamba e gentile, incrociamo le dita per lui“.