Pascal Siakam è uno dei grandi protagonisti dei Toronto Raptors, neo campioni NBA: e pensare che se la sua vita avesse preso strade diverse, oggi sarebbe un prete o un giocatore di calcio!
Nella notte italiana, il Canada ha festeggiato la vittoria dei Toronto Raptors capaci di imporsi in Gara-6 sui Golden State Warriors e diventare campioni NBA per la prima volta nella loro storia. Kawhi Leonard è stato eletto MVP, in qualità di simbolo e trascinatore della squadra, ma Pascal Siakam è stato uno dei principali protagonisti della cavalcata trionfale dei canadesi.

E pensare che il basket non rientrava proprio nei suoi pensieri. Nato e cresciuto in Camerun, nel villaggio di Bafia, Siakam sognava di emulare le gesta del centravanti della Nazionale di calcio, Samuel Eto’o, per poter costruirsi la sua fortuna e avere una vita agiata. Simile obiettivo, con proporzioni diverse, lo aveva papà Tchamo, che voleva diventasse… prete.
Il seminario però non faceva per lui. I suoi risultati scolastici erano incredibili, ma il suo carattere non poteva essere imbrigliata nella grigia vita ecclesiastica: troppi obblighi, troppe regole, poco spazio per lasciare andare il suo talento. A 15 anni viene espulso, anche i preti non ne potevano più. Vagando per le strade della sua città, Siakam passa davanti alla lussuosa villa di Luc Mbah a Moute, giocatore che all’epoca militava nei Bucks, restandone estasiato. Per vivere quel tenore di vita, il basket poteva essere la scelta giusta, il camp estivo organizzato da Mbah a Moute la porta per entrarci.
Unico problema: in 16 anni Siakam non aveva mai giocato a basket. Il suo straordinario atletismo però gli diede una grossa mano. Non al primo tentativo, ma al secondo (dopo tanti allenamenti) Siakam riesce a farsi notare fino a rientrare nel Basketball Without Borders, torneo che raccoglie i migliori prospetti al di fuori degli USA mettendo in palio la chance di entrare in un college americano. Occasione colta al volo da Siakam che schiaccia la concorrenza e riceve la chiamata per la God’s Academy di Lewisville: un dolce paradosso poter entrare nel basket grazie all’ ‘Accademia di Dio’, per chi era stato espulso dal seminario.
La spinta decisiva per la sua carriera la dà, purtroppo, un tragico evento: nel 2014 papà Tchamo muore in un incidente d’auto. Pascal vorrebbe tornare in Camerun, ma ha dei problemi con il passaporto: se lascia gli USA potrebbe perdere la sua carriera scolastica e l’occasione di entrare in NBA. La scelta di non ricongiungersi alla famiglia per i funerali del padre gli stritola il cuore. Siakam si concentra sul basket, diventa il miglior giocatore 2015-2016 della Western Athletic College con New Mexico e si rende eleggibile al Draft NBA. I Raptors lo chiamano con la 27ª.
Il resto è storia. Fa la gavetta in G-League, fortifica carattere e fondamentali, migliora allenamento dopo allenamento, arriva a mantenere 16.9 punti, 3.1 assist e 6.9 punti media nella regular season 2018-2019, decisivo nel cammino dei Raptors verso i Playoff. Alle Finals contro gli Warriors infila 32, 12, 18, 19, 12 e 26 punti. Da ieri notte è campione NBA: avranno esultato anche i seminaristi.