Vacanze sicure: gomme (e gommisti) fuorilegge, l’allarme di Assogomme

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Il progetto ‘Vacanze Sicure’ di Assogomme, in collaborazione con la Polizia Stradale, ha evidenziato uno scenario allarmante per pneumatici e gommisti

E’ giunta alla sedicesima edizione la campagna “Vacanze Sicure” che ha come scopo la sensibilizzazione degli automobilisti sulla sicurezza stradale attraverso il controllo dei pneumatici, unico punto di contatto tra il veicolo e la strada.

Il progetto “Vacanze Sicure” 2019 vede il coinvolgimento di cinque compartimenti, corrispondenti a sei regioni, distribuiti sul territorio nazionale da nord a sud: Piemonte, Marche, Toscana, Lazio, Umbria e Puglia.
Gli agenti di questi cinque Compartimenti hanno partecipato in queste settimane, ad una prima attività formativa monografica sul tema “pneumatico” e successivamente verificheranno sulle principali arterie stradali del territorio di riferimento lo stato dei pneumatici delle autovetture fermate.

La raccolta dei dati, in forma anonima, durerà tutto il mese di maggio e in parte giugno, ed avrà ad oggetto principalmente l’usura del battistrada, omologazione, corrispondenza delle misure montate
rispetto a quanto riportato in carta di circolazione, eventuale presenza di danneggiamenti visibili ad
occhio nudo come tagli, abrasioni che potrebbero essere, insieme al sotto gonfiaggio, l’anticamera
di un cedimento strutturale improvviso del pneumatico.

I dati saranno successivamente analizzati sul modello messo a punto dal Politecnico di Torino e i risultati saranno poi resi noti attraverso una conferenza stampa, che è in programma prima dell’esodo estivo, a metà luglio.

Nel corso degli anni il Servizio Polizia Stradale ha controllato lo stato delle gomme di oltre 100.000
veicoli, riscontrando sempre elevate percentuali di veicoli non in regola. L’attività di prevenzione dunque serve soprattutto a responsabilizzare gli automobilisti sul tema secondo una prospettiva che parli di “legalità sulle strade” a beneficio di una migliore sicurezza stradale.

I dati dicono che oltre il 52% degli automobilisti viaggia con pneumatici sottogonfiati e questo può provocare, oltre ad un comportamento alterato del mezzo, un cedimento strutturale dovuto al surriscaldamento, soprattutto con le alte temperature estive.
Con gomme sottogonfiate è importante ricordare che aumenta il consumo di carburante, fino al 15% e che aumenta anche l’usura del pneumatico stesso.

Considerando che un veicolo italiano su due ha oltre 11 anni, è evidente come la costante manutenzione dell’auto, che comprende la cura dei pneumatici, diventi fondamentale per evitare  ogni tipo di rischio. Infatti, i pneumatici, salvo casi del tutto occasionali che si possono manifestare generalmente nei primi tempi di utilizzo, scoppiano solo se si combinano fattori come la scarsa manutenzione, battistrada con profondità inferiore ai limiti di legge, sottogonfiaggio, a fattori ambientali come il clima tipici del periodo estivo, caratterizzato da temperature dell’asfalto che raggiungono i 70/80° ed oltre.

Un’ulteriore aggravante può essere rappresentata dall’impiego di pneumatici invernali nella stagione calda: va ricordato che dal 16 maggio e sino al 14 ottobre, è vietata la circolazione con pneumatici di tipo M+S con codici di velocità ridotti rispetto a quelli riportati in carta di circolazione. Si tratta di una infrazione che può essere sanzionata, non solo con una multa, ma anche con il fermo del veicolo.

Nei mesi scorsi, le squadre di polizia giudiziaria della Polizia Stradale hanno inoltre effettuato 749 controlli presso i gommisti di tutta Italia. Il 22% degli esercizi controllati, sono risultati fuori norma:
sono state elevate 280 sanzioni con 35 denunce all’Autorità Giudiziaria e 63 sequestri.
Un gommista che opera nella legalità offre all’automobilista sicurezza, rispetto ambientale e lavoro qualificato. E’ importante comprendere che non si tratta solo di evitare la sanzione pecuniaria, in gioco vi è un interesse certamente superiore: la nostra e l’altrui sicurezza.

Non basta disporre di pneumatici di marche conosciute, che comunque rappresenta sempre la scelta ottimale, ma è bene rivolgersi a gommisti professionisti che svolgono la loro attività alla luce del sole nel rispetto pieno di tutte le norme di legge, ivi comprese quelle fiscali ed ambientali.

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