Fusione FCA-Gruppo Renault, la politica italiana pensa all’acquisto di quote azionarie del gruppo italo-americano per bilanciare le quote di proprietà del Governo francese sul gruppo Renault
Dopo la proposta avanzata dalla FCA al Gruppo Renault e la pronta risposta del Gruppo francese,la notizia della probabile fusione tra questi due gruppi smuove anche la politica, di fatto la Nazione francese è già proprietaria del 15% delle quote azionarie del gruppo Renault che corrisponde al 22% dei diritti al voto del Consiglio di Amministrazione. Questo ha spinto il Governo italiano a valutare l’acquisizione di un importate pacchetto azionario del lingotto in previsione di un’ipotetica fusione.
Il Presidente della Commissione Bilancio della Camera, Claudio Borghi, intervistato a La7 da Enrico Mentana ha dichiarato: “Tutto andrà guardato con attenzione, questa operazione darà vita al primo produttore di auto al mondo[…] Staremo molto attenti a far sì che un patrimonio della storia italiana sia valorizzato altrimenti interverremo[…] dovremo essere vigili anche per controllare la piccola anomalia francese(riferendosi alle quote di proprietà dello stato francese all’interno del Gruppo Renault)“. Quindi il leghista ha confermato la possibilità di richiedere una partecipazione per bilanciare la presenza del Governo francese all’interno dell’ipotetico nuovo Consiglio di Amministrazione che si creerà dalla fusione dei due Gruppi.
Anche il Vice-Premier Matteo Salvini è intervenuto sul delicato argomento: “Credo si tratti di una brillante operazione che spero possa essere portata a compimento. Se fosse richiesta una presenza istituzionale italiana, noi ci saremo, la nostra presenza sarà assolutamente doverosa perché il comparto auto è fondamentale per la crescita del nostro Paese. Si creerebbe un colosso di dimensioni mondiali e quindi mi auguro che la trattativa vada a buon fine“.