Giro d’Italia – Rabbia, motivazione extra ed ironia, Elia Viviani sincero: “volevo tornare a casa, ma adesso mi sento di poter spaccare la bici”

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Elia Viviani deluso, arrabbiato ma pronto a guardare avanti dopo l’amara volata di ieri ad Orbetello, al termine della quale è stato declassato

E’ stato Elia Viviani a tagliare per primo il traguardo di Orbetello, ieri pomeriggio, al termine della terza tappa del Giro d’Italia 2019. La gioia dell’azzurro, campione italiano, è durata però ben poco: i giudici della Corsa Rosa hanno infatti deciso di declassarlo a causa di un’irregolarità nella sua volata a causa di una deviazione improvvisa, dopo la quale Viviani ha anche urtato Moschetti.

La Deceuninck-Quick Step e Viviani hanno presentato un ricorso alla giuria, ma la vittoria della terza tappa della Corsa Rosa è stata assegnata a Fernando Gaviria, deluso per quanto accaduto al suo amico.

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Penso che sia normale la mia arrabbiatura. L’ho detto subito dopo il traguardo che ho sentito il contatto con Moschetti, ma il risultato non sarebbe cambiato. Mancavano 75 metri all’arrivo, volata controvento, è ovvio che quando parti cerchi la via migliore. Poi chi fa le volate a centro strada come Ackermann? Mi sono spostato, non ho guardato dov’erano gli altri. Non era una manovra da declassamento. Ci sono rimasto male. Un po’ mi cade il mondo addosso, avrei voluto andare a casa. Ma è stata una reazione di rabbia perché su quella linea io ho vinto“, ha dichiarato Viviani alla ‘rosea’.

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La giuria ha applicato il regolamento alla lettera, la deviazione c’è stata. Ma a loro ho spiegato che non volevo danneggiare nessuno. Ho solo pensato ad andare. E quando vai… vai“, ha aggiunto l’azzurro prima di scoprire di essere a -32 nella classifica per la maglia ciclamino, perchè penalizzato di ben 50 p unti: “di penalità? Bene! Questa la scopro adesso. Cioè, non mi danno i punti della vittoria. Me ne hanno tolti altri 50?. Per la maglia ciclamino così si mette critica, molto critica. Anzi, mi toglie ogni possibilità. Come faccio a recuperarli? La ciclamino è l’unica motivazione di un velocista per arrivare a Verona. L’ultima volata è quella di Santa Maria di Sala. Però voglio provare a rivincere e guardo al bicchiere mezzo pieno. Domenica potevo vincere se non avessi sbagliato qualcosa. Stavolta avevo vinto. Certo, brucia più questa perché non ho sbagliato niente. Adesso a Frascati proviamoci. A Terracina riproviamoci. A Modena riproviamoci. A Novi Ligure riproviamoci“, ha continuato ancora Viviani.

Fabio Ferrari/LaPresse
GM D`Alberto

L’azzurro, però, adesso promette spettacolo: “dopo una sconfitta ho più motivazioni. Dopo una delusione come questa mi sento di potere spaccare la bici“. Intanto sui social, ieri sera, ha voluto ironizzare un po’: “almeno ho la foto, testa alle prossime opportunità“.

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