Giro d’Italia – Oggi il primo arrivo in salita, occhio a Roglic e Nibali: percorso, altimetria e favoriti della 13ª tappa

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Oggi la 13ª tappa del Giro d’Italia 2019: i ciclisti affrontano finalmente il primo vero arrivo in salita

Il Giro d’Italia è entrato nel vivo ieri: dopo una prima settimana soft, adesso si inizia a fare sul serio. Ieri i ciclisti hanno affrontato il primo Gpm di prima categoria dell’edizione 102 della Corsa Rosa, mentre oggi dovranno fare i conti col primo arrivo in salita, sopra i 200m.

Si corre oggi la 13ª tappa del Giro d’Italia, 196km da Pinerolo a Ceresole Reale: la tappa si snoda interamente in provincia di Torino aggirando da nord il capoluogo Piemontese e scalando dapprima il Colle del Lys dal suo versante più difficile con lunghi tratti tra il 9 e il 10%. In seguito, attraversato il Canavese Occidentale, la corsa scala la salita inedita di Pian del Lupo (strada del Santuario di Santa Elisabetta) dura e articolata sia a salire che a scendere con pendenze per lunghi tratti in doppia cifra. Al termine della discesa su Pont Canavese inizia la salita finale che tra falsopiano e salita vera e propria misura oltre 44 km. Dopo Noasca la salita vera con le pendenze maggiori nella prima parte dove si percorre la strada vecchia riasfaltata per le biciclette, che evita la lunga galleria di 3650 m. Giunti nell’abitato di Ceresole la strada spiana accanto al lago artificiale per riprendere a salire per gli ultimi 10 km.

 

Dopo il piano del Lago di Ceresole la strada sale ancora attorno al 9% con una carreggiata ristretta e tramite numerosi tornanti raggiunge il Lago Serrù dove è posto l’arrivo a quota 2247 m. Rettilineo finale di 50m largo 6m.

Si prospetta dunque una tappa ricca di emozioni, con Roglic favorito numero uno: lo sloveno però deve fare i conti con Vincenzo Nibali, che potrebbe sorprendere tutti con una pericolosa strategia. Anche Yates però, se vuole dimostrare ai suoi rivali di essere davvero pericoloso per la lotta per la maglia rosa, dovrà iniziare a muoversi.

Occhio anche alle fughe da lontano: gli scalatori come Nieve, Ciccone, Formolo e Bilbao potrebbero staccare i colleghi e lottare tra loro per la vittoria di tappa.

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