Alfa Romeo, la crisi continua: la Casa del Biscione ad un passo dal baratro?

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La Casa del Biscione non solo stenta a decollare nelle vendite ma si presenta come un brand fermo su un binario morto

Le brutte notizia per il marchio Alfa Romeo non sembrano attenuarsi nemmeno in questi giorni, sono infatti stati diffusi nelle ultime ore i dati relativi alle vendite della Casa del Biscione nel mese di aprile relative al mercato auto italiano.

Secondo i dati diffusi dal Ministero dei Trasporti, ad aprile Alfa Romeo ha registrato un tonfo delle vendite pari al 50% rispetto al medesimo mese dello scorso anno che equivale a 2.218 vetture distribuite contro le oltre 4.400 immatricolate ad aprile 2018.

Questo dato fa ancora più male se si pensa che il mercato auto italiano è tornato positivo – anche se di poco – dopo numerosi mesi passati in rosso, mentre Alfa Romeo ha fatto molto peggio del mercato con un risultato che aggrava già i pessimi numeri degli scorsi mesi.

Se pensiamo al consuntivo dei primi quattro mesi, i dati non sono più incoraggianti, anzi. Da Gennaio ad aprile, la Casa del Biscione ha immatricolato in Italia 9.493 unità, ovvero 18 mila unità in meno rispetto ai primi 4 mesi del 2018, che si traduce in un calo pari al -49,6%.

Il problema è che questa crisi, sotto gli occhi di tutti- è frutto di una politica a dir poco scellerata portata avanti ormai da troppo temo dai vertici di Fiat-Chrysler. Non è possibile infatti continuare a sperare in un rilancio del marchio, quando si punta su una gamma incompleta e a tratti obsoleta.

Incompleta perché gli unici modelli di recente presentazione sono Giulia e Stelvio e ormai entrambi hanno bisogno di un restyling per rimanere al passo della concorrenza, q questo si aggiunge un modello come la Giulietta, con alle spalle 9 anni e nessun restyling di rilievo.

Ripetiamo che non è possibile sperare in un rilancio serio quando il ricambio generazione è così lento, infatti anche nel prossimo futuro non sono per nulla confortanti. Nei prossimi due anni si attendono infatti solo un modello nuovo (il SUV Tonale) e i restyling delle già citate Giulia e Stelvio. Ci dispiace affermare che un marchio nobile e ricco di Storia come Alfa Romeo non merita questo tipo di trattamento, a questo punto sarebbe meglio che Manley e soci vendessero la Casa del Biscione a qualche altro Gruppo intenzionato ad effettuare investimenti seri, cospicui e mirati, così forse potremmo finalmente vedere risorgere uno dei pilastri indiscussi dell’automotive mondiale.

 

 

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