Napoli, De Laurentiis mette le cose in chiaro: “Giuntoli ha rinnovato cinque anni, Insigne non si muove da qui”

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Il presidente del Napoli ha confermato il rinnovo del direttore sportivo, annunciando poi come Insigne non sia sul mercato

Sono giorni frenetici in casa Napoli, non solo dal punto di vista sportivo. Aurelio De Laurentiis infatti ha annunciato il rinnovo quinquennale del direttore sportivo Cristiano Giuntoli, confermando anche la permanenza in azzurro di capitan Insigne.

Massimo Paolone/LaPresse

Nessuna clausola per lo scugnizzo napoletano, che continuerà dunque ad essere un pilastro della formazione di Ancelotti: “Cristiano Giuntoli ha rinnovato per cinque anniSiamo molto felici del suo lavoro e siamo sicuri che la società e la squadra potranno crescere ancora. Insigne? Non mi risulta sia sul mercato, non c’è un prezzo per lui. Per quanto riguarda il gap con le squadre europee, per ridurlo dovrei indebitarmi perché fatturano 800-900mln. Io non posso farlo, sono considerato virtuoso perché non mi indebito, mi sono indebitato con me stesso quando ho messo 100 mln miei personali per tornare subito in serie A. Sono l’unico titolare del club, sentiti i miei collaboratori poi decido io senza sentire consigli d’amministrazione. In altri paesi ci sono gli arabi, in Spagna è ancora diverso dove neanche Florentino è il vero proprietario del Real. Superlega? In Italia il Napoli è la terza-quarta squadra italiana, quindi è chiaro dovrebbe avere più potere di altre squadre. Se dovessi rifondare il calcio italiano farei una Superlega con 12 squadre. Col Bari in C rideremo, perché già mi dicono che ci sono già tanti club a rischio fallimento che faranno iscrivere per far partire i campionati”.

Marco Alpozzi/LaPresse

Non manca infine una battuta sulla Juve, riuscita a qualificarsi a scapito dell’Atletico Madrid ai quarti di Champions: “hanno fatto una grande partita, anche se l’Atletico e Simeone hanno sbagliato totalmente il match. Per noi invece domani sarà una partita complicata, giochiamo con due centrali inediti in cui crediamo molto, non devono giocare con timidezza”.

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