La sorpresa inaspettata e il motivo del nome, la mamma di Kean a cuore aperto: “l’ho chiamato così perchè…”

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La madre dell’attaccante azzurro ha raccontato alcuni retroscena relativi al figlio, svelando anche i motivi che l’hanno spinta a chiamarlo Moise

E’ l’uomo del momento, o forse meglio definirlo ragazzo. Moise Kean ha solo diciannove anni, ma ha già incantato l’Italia intera, segnando il primo gol con la maglia della Nazionale alla sua prima apparizione.

Marco Alpozzi/LaPresse

Un predestinato, un giocatore su cui Mancini ha intenzione di puntare con decisione, porgendogli le chiavi dell’attacco azzurro senza pensarci su due volte. La storia di Kean è ricca di aneddoti da raccontare, ci ha provato la madre Isabelle a svelarne alcuni, nel corso di un’intervista rilasciata a Tuttosport: “sono arrivata in Italia dalla Costa d’Avorio nel 1990, a Vercelli, dove sono nati i miei figli, Giovanni nel 1993 e Mosè nel 2000. Sa perché noi il piccolo di casa lo chiamiamo così? Perché la sua nascita è stata un miracolo. I dottori mi avevano detto che non avrei potuto avere altri figli, io piangevo e pregavo. Anche Giovanni mi chiedeva un fratellino. Una notte ho sognato Mosè, era venuto per aiutarmi e dopo quattro mesi sono rimasta di nuovo incinta. Questo è il motivo per il quale ho dato questo nome al mio bambino“.

AFP/LaPresse

Crescere i propri figli è stato complicato, ma la signora Isabelle si è sempre data da fare. Sacrifici apprezzati dai suoi figli, specialmente da Moise, che ha deciso di farle un regalo subito dopo la firma del primo contratto da professionista: “in casa di soldi ne entravano pochi, per 15 anni ho  lavorato in una comunità riabilitativa, facevo spesso i turni di notte. Un giorno Moise mi ha chiamato alle 5 e mezza di notte, io stavo andando al lavoro a Nizza Monferrato. Mi sono spaventata, pensavo che gli fosse successo qualcosa. Invece mi dice ‘mamma, c’è una sorpresa per te‘, io gli ho risposto ‘non dirmi che non hai firmato con la Juve’. E lui ‘no, mamma, ho firmato e tu da oggi non lavori più e vieni a vivere a Torino con me. il successo di Moise mi ripaga di tutti i sacrifici fatti in passato’. Il gol contro la Finlandia? Gli ho detto di continuare così, di ascoltare sempre l’allenatore e i compagni più grandi. Per una mamma è una grande soddisfazione vedere che lui ce l’ha fatta, che ha raggiunto livelli così alti, mai me lo sarei immaginato, soprattutto pensando da dove siamo arrivati“.

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