Caso Sergio Vessicchio, le scuse del telecronista non bastano: dopo gli insulti sessisti sospeso dall’ordine dei giornalisti

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Sergio Vessicchio sospeso dall’Ordine dei giornalisti della Campania: il telecronista, dopo gli insulti sessisti alla guardalinee, ha chiesto scusa

Durante la gara tra Agropoli e Sant’Agnello si è consumata l’ennesima pagina di sessismo legato al mondo del calcio. Stiamo parlando del caso che ha coinvolto Sergio Vessicchio, telecronista di CanaleCinqueTv, che ha aperto la telecronaca del match in questione con insulti sessisti conto la guardalinee in campo.

Dopo il fattaccio, un tweet  del telecronista ha ribadito la sua presa di posizione. “Ritengo personalmente che far arbitrare le donne nel calcio sia sbagliato per molti motivi, quindi confermo il mio pensiero. – ha sostenuto ancora Sergio Vessicchio su Twitter – Perché tutti questi squallidi moralisti non fanno una battaglia per farle giocare insieme ai maschi? La vera discriminazione è questa”.

L’Ordine dei giornalisti della Campania, nella persona del  Presidente Ottavio Lucarelli, ha perciò deciso oggi di sospendere Sergio Vessicchio dalle sue mansioni. Solo una volta sospeso, l’uomo ha deciso di fare un passo indietro e di chiedere scusa ai microfoni di Radio Crc: “ho sbagliato e ho fatto una stupidaggine. Mi sono espresso male; non sono sessista e farei governare il mondo alle donne. Ero in diretta e non potevo subito riparare. Mi sono accorto subito di aver detto una cavolata e ne pagherò le conseguenze- Le donne arbitro sono statisticamente meglio degli uomini. Non volevo creare nessun pandemonio. Non sono razzista, sono per l’integrazione a 360 gradi. Ho attaccato il sistema e la Federazione, ho sbagliato i modi nell’esprimere il mio pensiero”.

 

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