Atletica, Sara Dossena sfiora il record italiano nella maratona di Nagoya

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Sara Dossena ad un passo dal record italiano alla maratona di Nagoya, in Giappone: 2h24:00 il tempo della maratoneta azzurra

Grande prestazione di Sara Dossena alla maratona di Nagoya, in Giappone. L’azzurra corre in 2h24:00 e si migliora di quasi quattro minuti, sfiorando il record italiano dei 42,195 chilometri stabilito da Valeria Straneo con 2h23:44 nel 2012. Dopo aver tenuto un ritmo da primato per quasi tutta la gara, la 34enne lombarda finisce settima al traguardo con un formidabile progresso personale, alla terza esperienza sulla distanza, rispetto al crono di 2h27:53 che le aveva dato il sesto posto e l’argento a squadre agli Europei di Berlino nella scorsa estate. Adesso l’atleta allenata da Maurizio Brassini, che per alcune stagioni si è dedicata anche al triathlon, diventa la terza di sempre a livello nazionale, alle spalle anche di Maura Viceconte (2h23:47 nel 2000). Nella notte italiana, sulle strade della maggiore maratona tutta al femminile con circa 20 mila donne al via, la portacolori del Laguna Running è protagonista di una prova esaltante, condotta fin dall’inizio nel gruppo di testa con coraggio e un parziale di 1h11:18 alla mezza maratona, per una proiezione inferiore alle 2h23. In una gara disputata per più di metà sotto la pioggia, diminuisce l’andatura soltanto dal 35° chilometro in poi, senza però cedere. Il successo nella Nagoya Women’s Marathon va alla namibiana Helalia Johannes con 2h22:25 in rimonta nei confronti delle keniane Visiline Jepkesho (2h22:58) e Valary Jemeli (2h23:01), mentre è quarta l’etiope Meseret Defar, pluricampionessa olimpica e mondiale su pista, che scende a 2h23:33.

“CONTENTISSIMA, NON È UN SOGNO” – “Sto realizzando tutto quello che ho costruito negli ultimi anni – le parole di Sara Dossena – ma non è un sogno e sono super contenta di questo risultato. Fino al 30° chilometro è andata molto bene, poi la parte conclusiva è stata più difficile, con tratti in leggera salita, però ce l’ho fatta più o meno a mantenere il ritmo, pur calando un po’. Ho deciso subito di rischiare, partendo con il primo gruppo, anche se sapevo che un passaggio troppo veloce alla mezza poteva essere azzardato. Non ci sono molte occasioni come questa e allora ho voluto provarci. Altrimenti non sarei riuscita a dare il massimo, probabilmente avrei chiuso con un paio di minuti in più. Ho tenuto duro nel finale e va bene così, alla mia terza maratona. Non ho fatto calcoli durante la gara, ma nell’ultima parte mi sono resa conto che ormai ero nei dintorni del record italiano. È mancato poco, ci penserò in futuro”.

“POSSO MIGLIORARE, OBIETTIVO MONDIALI DI DOHA” – Nel percorso di avvicinamento, costretta da un problema fisico a rinunciare al ritorno a New York dove aveva debuttato in maratona con il sesto posto del 2017 in 2h29:39, a metà febbraio aveva firmato la migliore prestazione italiana dei 5 km su strada, 16:03 nel Principato di Monaco. Per l’azzurra, originaria di Clusone (Bergamo) e residente a Gallarate (Varese), due settimane fa l’ultimo convincente test sulla mezza maratona a Treviglio in 1h11:09, terzo tempo in carriera. “Dopo l’esordio che era un’incognita e la gara di Berlino, per la quale in pratica avevo lavorato solo due mesi a causa di un infortunio, stavolta sono riuscita a preparare bene la maratona e non è solo merito mio, ma di tutto lo staff che mi segue insieme al tecnico Maurizio Brassini, dal medico Gianluca Stesina al massaggiatore Matteo Fumagalli. Ora sono fiduciosa e consapevole che posso fare ancora meglio. Punto alla prossima maratona che sarà quella dei Mondiali di Doha, a fine settembre”.

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