Super Bowl – Brady euforico, Goff lascia il campo a testa bassa “sono stordito, queste sconfitte ti restano addosso”

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Brady si conferma ‘leggenda’, la delusione di Goff dopo il ko nella notte contro i Patriots nel 53° Super Bowl

La notte del 53esimo Super Bowl è stata la notte degli England Patriots, la notte della ‘bandiera’ della franchigia di Boston, Tom Brady. Il quarterback 41enne è entrato nella leggenda diventando il primo giocatore a conquistare sei anelli, mai nessuno come lui nella storia dell’Nfl. “E’ incredibile. L’abbiamo portata a casa, è stata dura ci hanno reso la vita difficile su ogni pallone. E’ stata una grande vittoria di squadra“, le prime parole di Brady, che diventa anche il più anziano quarterback a conquistare il titolo, al termine della sfida vinta 13-3 contro i Los Angeles Rams.

E mentre il leader dei Patriots alzava le mani al cielo nella notte del Mercedes-Benz Stadium di Atlanta, Jared Goff, quarterback dei Rams, usciva dal campo con la testa china sentendo addosso tutto il peso della sconfitta. “Queste partite ti restano addosso, ti colpiscono allo stomaco. In questo momento sono stordito“, riassume lo stato d’animo dei suoi il coach dei californiani, Sean McVay.

Mesto il rientro negli spogliatoi di Goff che a 24 anni aveva accarezzato il sogno di diventare il quarterback più giovane a vincere un Super Bowl. “E’ stata molto dura, mi sento morire. Questa sconfitta fa molto male“, spiega Goff pensando al buon avvio dei suoi in parità per buona parte della gara salvo poi cedere ai Patriots. “È la peggior sconfitta della mia carriera. E’ terribile, vorrei rigiocarla 1  milione di volte“. (Int/AdnKronos)

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