Il pilota spagnolo ha parlato della sua attitudine ai salvataggi miracolosi, ammettendo però di accettare un alto numero di cadute se queste non dovessere compromettere la vittoria del titolo
Ventisette cadute nella stagione 2017, un (quasi) record per Marc Marquez battuto dal solo Sam Lowes, riuscito ad arrivare a quota 29. Il rapporto tra lo spagnolo e le cadute è da sempre molto… stretto, anche se nell’ultima stagione il pilota della Honda ci ha abituato a salvataggi miracolosi.

L’obiettivo per il 2019 però è senza dubbio quello di ridurre al minimo le scivolate, come riferisce lo stesso Marquez ai microfoni di Canal+: “il mio stile è cercare di essere felice e godermi ogni momento, perché quando sei felice, sei rilassato, e quando sei rilassato tutto va bene, ti diverti e i risultati sono migliori. Ho uno stile di guida aggressivo, amo il rischio ed amo andare al limite. Faccio spesso pattinare la moto, migliorando l’ingresso in curva e la percorrenza. È uno stile che deriva dal motard, se vuoi fare la differenza devi prendere dei rischi. Non voglio essere più il pilota con il maggior numero di cadute in stagione, un pilota sa quando può rischiare e quando no, in quale curva può essere al limite e quando conviene essere prudenti. Voglio continuare ad essere veloce, ma cadendo di meno. Chiaro che, se tutte queste cadute mi portano comunque a vincere il titolo a fine anno, non ci saranno problemi. L’arrivo di Lorenzo? Si tratta di una nuova sfida, Jorge ha talento ed è un pilota molto veloce. Ho bisogno di essere costante e rapido per restare davanti a lui e agli altri. Il compagno di team è sempre il rivale principale“.