Giuseppe Giannini, ex capitano della Roma, ha detto la sua in merito alla tanto discussa questione legata ad Icardi ed alla fascia da capitano nerazzurra
“Io sono dell’idea che i procuratori debbano rimanere fuori dall’ambito tecnico e occuparsi solo degli aspetti economici anche perché ormai con i social basta un tweet che si scatena il finimondo“. E’ l’opinione dell’ex capitano della Roma, Giuseppe Giannini, sul caso scoppiato tra Mauro Icardi e Inter, dopo che il club nerazzurro gli ha levato la fascia di capitano. L’argentino si è sentito tradito dalla società e dai compagni di squadra, che lo hanno scaricato per le tante dichiarazioni della moglie-agente Wanda Nara da cui lui non si è mai dissociato.
“Sulla vicenda è difficile farsi un’idea precisa, perché ci sono cose che accadono all’interno dello spogliatoio e che dal di fuori non possiamo sapere. Di certo dispiace si sia venuta a creare questa situazione perché Icardi è un grande campione e il simbolo dell’Inter“, sottolinea all’Adnkronos la bandiera giallorossa a cui nel 1992 il tecnico Ottavio Bianchi levò la fascia di capitano per darla a Rudolf Voeller. Giannini l’anno successivo tornò ad essere il capitano della Roma e restò per altri 4 anni nella Capitale. “Io non so se anche lui resterà all’Inter, dipende da moltissime cose ma soprattutto da lui, dalla sua voglia di continuare a vestire la maglia nerazzurra. Se è ancora motivato penso che facendo un passo indietro e chiedendo scusa a compagni, allenatore e società ci siano i margini per ricucire la situazione“, conclude Giannini. (Tom/AdnKronos)