Dybala il “collezionista”: oltre 270 maglie scambiate in carriera

SportFair

Paulo Dybala ama scambiare la maglia con gli avversari, tanto da aver creato una vera e propria collezione all’interno del suo armadio

Paulo Dybala sta vivendo un momento di crescita di forma con la sua Juventus. Nell’ultima uscita dei bianconeri la Joya è stata decisiva nella vittoria contro il Bologna con un suo gol entrando dalla panchina. Dybala è stato intervistato nelle ultime ore da OTRO ed ha svelato un suo lato sinora sconosciuto, quello del ‘collezionista’. Cosa colleziona? Magliette dei calciatori che sta incontrando nel corso della sua carriera: “sono circa 270 e non sono un numero a caso“.

Ho tutte quelle che ho scambiato con i miei compagni e con gli avversari che ho sfidato. Ricordo che quando ero in Argentina ho sempre sognato di avere una collezione tutta mia e ora ci sono riuscito. Una delle più importanti per me è quella con la numero 9 dell’Instituto perché è stato il mio primo club da professionista e che mi ha cambiato la vita. Poi c’è quella del Palermo, a cui devo molto perché mi ha comprato e mi ha portato in Italia, lanciandomi nel grande calcio. Non era un momento molto felice perché venivamo dalla serie b ma siamo riusciti a risalire. Un’altra che voglio ricordare è quella del mio ex compagno Pogba, che ancora oggi sento tutti i giorni e siamo molto amici. A me ha dato molto. Della Juve quella che ricordo meglio è quella del 2015/2016, perchè è stata quella del primo anno e del mio primo scudetto in Italia. L’ho fatta firmare a tutti i miei compagni ed ero felicissimo, ho solo bei ricordi. Il numero 21 è il mio da quando ho 6 anni. Alla Juve ho trovato gente come Khedira, Chiellini, Mandzukic che per me sono come una famiglia. Custodisco gelosamente quella di Messi e Ronaldo le metto sempre insieme perchè quando le vedo mi ricordo che sono fortunato ad avere la possibilità di giocare con entrambi. Ti insegnano troppe cose ogni giorno e puoi solo imparare, non si possono paragonare perchè sono due fenomeni, ognuno è unico a modo suo”.

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