Il metodo-Capello contro i buu razzisti: “i calciatori si devono sedere a centrocampo ed aspettare”

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Fabio Capello ha detto la sua in merito al caso razzismo che imperversa negli stadi italiani, i buu sono sempre più frequenti e fastidiosi

I giocatori si devono sedere a centrocampo e aspettare, in questa maniera si aiuterebbe il pubblico sano a far smettere i ‘buu razzisti’. Non si può giocare, voi non rispettate chi gioca e senza rispetto non si può andare avanti, è questo il significato. I giocatori stessi farebbero vedere di essere responsabili di quello che succede in campo e negli stadi“. E’ la ricetta contro i cori razzisti negli stadi dell’allenatore Fabio Capello intervenuto a ‘Radio anch’io Sport’ su Rai Radio1. “L’Italia è l’unico posto in cui ci sono gli ultras che comandano, l’unico posto in cui si va sotto la curva a salutarli e non in mezzo al campo come in tutti gli stadi –prosegue l’ex tecnico di Milan, Roma, Juventus e Real Madrid-. Si dà importanza a queste persone. Sono importanti il 90% dei tifosi che vanno a vedere le partite e non questi signori con i loro striscioni e slogan e col potere che hanno ottenuto presso le società“. (Int/AdnKronos)

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