Benvenuto fra i grandi! Zverev batte Djokovic in finale: il tedesco è il giovane ‘Maestro’ delle ATP Finals

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Alexander Zverev ribalta ogni previsione e non lascia scampo a Djokovic: il tedesco si impone in finle e vince le prime ATP Finals della sua carriera

Contro ogni pronostico. Alexander Zverev fa fuori prima Federer, poi Djokovic: il giocatore più giovane delle ATP Finals 2018 si laurea ‘Maestro’ nel torneo di fine anno. Incredibile ma vero, dopo aver perso la sfida nel round robin, Zverev si prende una dolce vendetta su Djokovic quando conta di più, nella finalissima di Londra.

AFP/LaPresse

Il serbo era il favoritissimo dell vigilia, non solo della finale, ma della vigilia dell’intero torneo. I numeri parlano per lui: da quando ha smaltito l’infortunio al gomito ed è tornato ai suoi livelli sono arrivate 35 vittorie e 2 sole sconfitte. Numeri importanti che forse, arrivati all’ultima partita dell’anno, avranno anche potuto avere un certo peso sulla condizione fisica del serbo. Abbiamo parlato di 2 sconfitte, arrivate contro due next-gen, Tsitsipas a Toronto e Khachanov a Parigi Bercy. Un vero e proprio ‘tabù’ contro i giovani, come lo è lo stesso Zverev, solo 21 anni per lui, non il più giovane vincitore delle Finals (McEnroe non era ancora 20enne nel 1978, ndr), ma che ricalca le orme dello stesso Djokovic vincendo a 21 anni e 7 mesi (il serbo 21 anni e 6 mesi, ndr) il suo primo Master di fine anno.

AFP/LaPresse

La vittoria del tedesco è una vera e propria impresa. Djokovic era imbattuto nel torneo, nel quale non aveva perso nè una partita, nè un set, ed aveva battuto lo stesso Zverev nel girone. Il tedesco veniva da una sfida alquanto complicata ieri contro Federer, capace di portarsi dietro grandi polemiche dopo l’episodio del ball boy. Questione che avrebbe potuto pesare sulla concentrazione di un ragazzo che si stava giocando, contro il numero 1 del mondo nonchè 5 volte vincitore delle Finals, la partita più importante della sua carriera. Il punteggio recita 4-6 / 3-6, una partita a dir poco perfetta quella di Zverev: il piccolo Sascha è diventato grande.

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