Sandro Mazzola è tornato a parlare del caso Superga e delle parole del presidente della Juventus Andrea Agnelli
Sandro Mazzola, figlio di Valentino, morto nella tragedia aerea di Superga, è tornato a parlare del caso degli striscioni bianconeri in un derby di qualche anno fa. Mazzola discolpa Agnelli da ogni possibile responsabilità parlando a Tuttosport: “Guardate, sinceramente, io in cuor mio non ci credo che Agnelli sapesse del contenuto di quegli striscioni tremendi su Superga. Sì, probabilmente aveva il sentore di qualcosa che non andava, ma non di un fatto così grave. Spero che non venga fuori altro“. Detto questo però, Mazzola gradirebbe le scuse da parte del presidente della Juventus: “Intanto avrei chiesto scusa. Subito. In maniera netta, inequivocabile, senza se e senza ma. Anche se non ha responsabilità dirette, sono comunque i loro tifosi, la loro gente. E certo, d’istinto mi verrebbe da chiuderlo, quello stadio“.
Poi arrivano le frecciate alla Juventus, rea di non attenersi alle sentenze: “Io sono abituato ad attenermi ai fatti, alle sentenze e a rispettare il lavoro degli inquirenti, in qualsiasi campo. Parimenti, con serenità, ad Agnelli dico di riflettere bene prima di dire certe cose, tipo appunto l’invito ad attenersi alle sentenze rivolto ai media. Le sentenze, o le accetti e le rispetti tutte, o allora non vale. Non mi risulta che nel conto degli scudetti, per esempio, la Juventus si sia mai attenuta alle sentenze. E ricordo quella volta che fu tirata una bomba carta in mezzo ai tifosi del Toro, in un derby. Cercarono di far credere che i granata se la fossero tirata da soli, ma non mi sembra che le sentenze abbiano stabilito questo“.