F1, Ricciardo minaccia la Red Bull di non correre gli ultimi due Gp: il team di Milton Keynes corre ai ripari

SportFair

Nel caso in cui Ricciardo decida di non scendere in pista in Brasile e ad Abu Dhabi, la Red Bull potrebbe anticipare la promozione di Pierre Gasly

Otto ritiri per motivi tecnici, un numero pazzesco che sottolinea la sfortuna di Daniel Ricciardo in questa maledetta stagione. Nonostante le due vittorie ottenute in Cina e Monaco, l’australiano ricorderà questo 2018 come un anno da dimenticare, che sancisce la fine del suo rapporto con la Red Bull.

© Photo4 / LaPresse

Il driver di Perth l’anno prossimo guiderà infatti la Renault, dovendo convivere con gli stessi propulsori che quest’anno lo hanno tradito per troppe volte. L’addio al team di Milton Keynes potrebbe però essere addirittura anticipato, viste le dichiarazioni di Ricciardo subito dopo il Gp del Messico: “ci vediamo l’anno prossimo. Non ci sarò alle ultime due gare della stagione“. Una minaccia che ha messo sull’attenti la Red Bull, che potrebbe a questo punto anticipare la promozione di Pierre Gasly, pilota designato a prendere il posto dell’australiano nel 2019. Una soluzione estrema che non va comunque scartata, soprattutto dopo lo sfogo di Ricciardo avvenuto in Messico.

Condividi